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Whirlpool: Stop definitivo al sito di Napoli dal 31 ottobre. De Magistris: “Il Governo eviti subito questa sciagura”.

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Ph. Fabio Sasso/FPA

Provenzano, Ministro per il Sud: “Decisione grave e inaccettabile. La vertenza sarà discussa stasera in Consiglio dei ministri”.

Roma – Stop definitivo al sito di Napoli dal 31 ottobre prossimo. A confermarlo è lo stesso Amministratore Delegato Whirlpool Europa, Luigi La Morgia, durante la riunione al Mise: “Dopo 18 mesi la situazione non è cambiata. Il 31 ottobre la produzione su Napoli cesserà”.

L’azienda in una nota spiega che la decisione è determinata dal crollo della domanda globale per le lavatrici di alta gamma Omnia. Per il gruppo, non risolvere le criticità dello stabilimento di Napoli rischia di compromette la competitività nel nostro Paese, che rimane un polo strategico e per il quale sono previsti 250 milioni entro il 2021.

Immediata la reazione di Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud, che su Facebook scrive: “È una decisione inaccettabile, ancor più grave perché avviene nel pieno della pandemia in una città già in forte sofferenza. La multinazionale non onora l’impegno assunto con l’Italia nel piano industriale del 2018, in cui si riaffermava la strategicità dello stabilimento napoletano. Il vulnus con l’Italia che si apre oggi investe di una responsabilità l’intero Governo. Ne discuteremo stasera – assicura il Ministro – in Consiglio dei Ministri. L’impegno è salvare la produzione e il lavoro. Su questo, non possiamo arretrare”.

Per Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: “Chiudere Whirpool in questo periodo di recrudescenza della diffusione del contagio e in piena esplosione della pandemia sociale ed economica è un atto che la città di Napoli e il Paese non possono accettare”. Ha fatto poi appello al Governo per evitare la chiusura dello stabilimento di Via Argine: “Il Governo eviti subito questa sciagura che rappresenterebbe, soprattutto in questo momento, un colpo micidiale per migliaia di persone. Whirlpool non si tocca”, conclude De Magistris.

Alessandra Todde, sottosegretario al Mise, ha sottolineato che il Governo ha messo in campo strumenti unici “arrivando ad offrire un pacchetto da oltre 100 milioni alla multinazionale tra taglio del costo del lavoro, fondo perduto, fondo per le  crisi d’impresa, fiscalità di vantaggio e prestiti garantiti. Da oggi il tavolo Whirpool – ha aggiunto – resta aperto al ministero dello Sviluppo economico e sarà aggiornato al termine del Consiglio dei ministri di stasera”, spiegando che l’obiettivo “è trovare una soluzione per il futuro dei lavoratori di Napoli”.

“Chiediamo un intervento del Presidente del Consiglio Conte – ha dichiarato Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil-   per la convocazione urgente di un incontro. La vertenza Whirlpool è emblematica dell’autorevolezza del nostro Paese. Tutti gli stabilimenti del gruppo Whirlpool – conclude- sono fermi oggi per uno sciopero di 8 ore in concomitanza del tavolo in corso con il Mise e l’azienda. La mobilitazione proseguirà già a partire dalle prossime ore”.

 

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