Cinque i progetti da approfondire per la riconversione della fabbrica di Via Argine in un Hub tecnologico nel settore automotive, mobilita’ sostenibile e ferroviario
Oggi nuovo tavolo al Mise sulla vertenza Whirpool presieduto dal viceministro allo sviluppo, Alessandra Todde, presenti i sindacati metalmeccanici, Fim Fiom Uilm e Uglm e i vertici del Gruppo. L’incontro dello scorso 23 settembre si era concluso con lo stop dei licenziamenti dei circa 300 lavoratori di Napoli fino al 15 ottobre prossimo, per permettere a governo e sindacati di approfondire le possibilità di reindustrializzazione dell’area e consentire un passaggio meno traumatico per i lavoratori.
Sotto esame oggi 5 progetti che conterebbero su un investimento iniziale di 87 milioni, come già anticipato nello scorso incontro. La proposta infatti è quella di creare un consorzio di aziende che porti alla conversione dell’attuale fabbrica di via Argine, in un hub di produzione e assemblaggio di sedili, un impianto pilota per l’industrializzazione di fuel cell per la mobilità, sviluppo di progetti per l’evoluzione tecnologica delle Pmi della filiera della mobilità, servizi di ingegneria per la mobilità, testing di materiali specificamente per l’automotive e per il ferroviario.
Nei prossimi giorni saranno fatte delle ispezioni nel sito della Whirlpool di Napoli per visionare lo stato dei luoghi e prevedere la collocazione dei macchinari. Sarebbero due le aziende che hanno mostrato interesse: un’azienda di automotive e un’azienda che si occupa di smart city, due imprese definite molto importanti e serie, sulle quali vige ancora riserbo. Obiettivo dei prossimi appuntamenti e’ studiare il layout dello stabilimento e compiere verifiche sulle potenziali progettualita’, aggiornando poi le parti sui vari step. Si continuera’ a cercare altri soggetti da inserire nel consorzio, ricerca favorita anche dal fatto che e’ cambiata la percezione su Napoli, ora molto piu’ positiva
E’ stato fissato un calendario di incontri dedicati al piano di reindustrializzazione del sito partenopeo. Saranno il 6 ottobre alle ore 14.30; l’8 ottobre alle ore 14.30; l’11 ottobre alle ore 15.30 e il 14 ottobre alle ore 14.30.
“Deve essere ben chiaro che non discutiamo se intanto partono le lettere di licenziamento, anche se abbiamo ottenuto lo spostamento al 15 ottobre. Non accettiamo di stare con il ‘cappello in mano’. Dobbiamo avere il tempo di valutare le proposte e di conviderle con le lavoratrici e i lavoratori. E’ chiaro che devono tutti essere assunti dal Consorzio, per noi c’è unicità di trattamento e di assunzioni”. Così Rosario Rappa, segretario generale Fiom-Cgil Napoli.