“A più di un anno di distanza dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, siamo felici di sapere che il Ministero della Difesa ucraino elogia l’aiuto militare italiano, ma il nostro supporto va oltre le armi pesanti che abbiamo inviato loro”, così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione sindacale che tutela i dipendenti dell’Arma dei carabinieri e delle Forze Armate, “Il nostro Paese ha accolto fino a oggi 173mila profughi a cui non ci siamo limitati a offrire caffè, auto di lusso e luoghi comuni, ma mettendo in campo aiuti umanitari d’eccellenza, dall’assistenza sanitaria all’ospitalità negli alberghi, passando per i servizi sociali, l’accoglienza nei Cas (centri di accoglienza straordinaria) e il lavoro degli enti del Terzo settore, nessuno di questi aspetti è stato invece valorizzato dal video celebrativo. Anche le Forze dell’Ordine, nel gestire le pratiche d’accoglienza, hanno avuto un ruolo fondamentale in un momento in cui sono in difficoltà organizzativa: non meritiamo che il ruolo dell’Italia sia banalizzato per l’ennesima volta a suon di luoghi comuni e irriconoscenza”.