Di Valentina Mazzella
NAPOLI – Non ci stancheremo mai di ripeterlo: Matilde Serao nella sua inchiesta “Il ventre di Napoli” aveva ragione. Nel descrivere il grigiore e il sudiciume delle retrovie partenopee dimenticate dal Governo, aveva visto bene e a lungo. Troppo a lungo. Ed è proprio nella consapevolezza di un secolo trascorso senza grandi cambiamenti e miglioramenti che affonda le radici la desolazione del popolo napoletano. Nello specifico il sospiro di avvilimento e il grido di protesta si sollevano in questi giorni più che mai per le critiche condizioni di degrado in cui la celebre via Chiatamone versa.
Via Chiatamone, situata nel Borgo Santa Lucia, è una strada che affiora fra via Parthenope e via Caracciolo, a due passi dal lungomare che nel mondo ci invidiano. Per chi non lo sapesse, via Chiatamone vanta alle spalle una storia ricca di scandali per risvolti a luci rosse fin dai tempi medievali. Oggi invece la strada torna a far discutere di sé per un altro genere di scandalo. Parliamo della vergogna dei rifiuti che invadono i suoi marciapiedi fino a impedire il transito ai pedoni, dei cumoli di scatoloni e sporcizia da cui salgono alle narici cattivi odori. E tra la spazzatura qua e là gli effetti personali di qualche povero senzatetto. Una vera e propria emergenza igienico-sanitaria.
E se il solo sudiciume non bastasse a far salire la voglia di strapparci i capelli, ecco in agguato il cancro della criminalità. Si pensi all’episodio della scorsa domenica, quando per il banale furto di un motorino è stato subito Far West. Sette colpi di pistola sono stati sparati in aria. Il delirio ha travolto giustamente la folla. Il terrore ha immobilizzato molti. Alcuni già immaginavano di essere i protagonisti di un nuovo attentato terroristico che replicasse l’orrore di Nizza. E invece no. Niente ISIS, nessun invasato dell’Islam estremista. “Semplicemente” solo il nostro squallore. La piaga della criminalità nostrana.
Ma adesso i residenti di via Chiatamone sono stanchi. Anzi, tutti i napoletani lo sono. Siamo tutti stanchi. Stremati dall’inciviltà di una parte dei cittadini, ristoranti in testa, che abbandonano l’immondizia senza seguire un piano regolatore. Siamo logorati dall’amministrazione pubblica che si occupa di tirare a tiro unicamente le zone turistiche. Esausti nel segnalare ogni volta i problemi e constatare poi inascoltata troppo spesso la nostra denuncia. Sfiniti nel vedere una delle città più decantate al mondo per bellezza, arte e cultura stuprata in questo modo. Che qualcosa cambi al più presto perchè né i napoletani e né Napoli meritano tutto ciò. Davvero.