Napoli – Forse un atto di “intolleranza” solamente “vandalico” quello che di fatto ha distrutto dieci gazebo della festa per bambini e ragazzi diversamente abili «Giochi senza barriere», in programma il 12 giugno alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Alla vigilia di un evento per il quale si attendono 25mila persone, una banda di teppisti hanno fatto irruzione nella struttura per distruggere e rubare. Toni Nocchetti, tra gli ideatori dell’evento ha dichiarato: «Grazie ai delinquenti che hanno vandalizzato 10 gazebo e rubato il frigorifero da bar della nostra festa all’interno della Mostra d’Oltremare rassicuriamo tutti: giochi senza barriere va avanti! Viva i nostri figli disabili! Viva giochi senza barriere!». La festa, infatti, non si fermerà un esercito, composto da volontari, commercianti, imprenditori ed esercenti che hanno deciso di sostenere la festa di «Giochi senza Barriere» accoglieranno bambini, ragazzi e famiglie. Una giornata “alla Grande” in cui saranno, sfornate 6000 le pizze dal Pizza Village, preparati 5000 Fiocchi di Neve preparati dalla pasticceria Poppella al Rione Sanità;3500 cannoli siciliani per essere precisi, saranno, poi, donati da Leonessa e poi, gelati e caffè offerti da Kenon. Per la giornata i volontari distribuiranno, sempre gratuitamente oltre 30mila bottiglie d’acqua. Sono attese quasi 25 mila persone, con oltre 50 bus già prenotati per raggiungere gli spazi della Mostra d’Oltremare di Napoli. Giochi senza barriere» sarà un palco affollato da bambini e giovani disabili che canteranno, reciteranno poesie, suoneranno strumenti e balleranno al fianco ad artisti di fama nazionale. Tutti deboli e disposti a mettersi in gioco, ad esibirsi non per un punto di share televisivo in più o un migliaio di like sui social ma per dimostrare a se stessi e agli altri il loro valore e nel contempo la consapevolezza dei loro limiti. Mario Porfito, instancabile trascinatore dal palco e Valentina Stella, interpretano compiutamente i volti di una festa che rimane unica in Italia.
Oggi come oggi abbiamo sempre più bisogno di eventi come «Giochi senza barriere»: l’orientamento di chiusura verso gli altri cresce ad ogni episodio di violenza che leggiamo sui quotidiani, seguiamo in tv o sui social. Solo partendo dalla consapevolezza delle nostre debolezze e da quelle dei nostri figli, amici, conoscenti in difficoltà per le loro disabilità sarà possibile costruire “nuove coscienze”, nuove relazioni, nuove comunità valorizzando la vita in tutte le sue meravigliose “diversità”.»
«Si è nati originali, non fotocopie»
di Giuseppe Musto