De Luca: “Non siamo nell’ordinaria amministrazione, ma in guerra”
Dopo l’annuncio dell’accordo della Regione Campania dell’acquisto del vaccino Sputnik, sul quale ieri Mario Draghi si era espresso con parole di monito: “Attenzione a firmare questi contratti”, il governatore Vincenzo De Luca, oggi durante l’inaugurazione di un centro vaccinale per pazienti in dialisi a Camposano, in ripsosta al premier, ha sottolineato: “Mi auguro che il Governo, anziché raccontare numeri a vanvera, si impegni affinché l’Alfa verifichi i vaccini Sputnik in tempi rapidi, non nell’arco di mesi. Non siamo nell’ordinaria amministrazione, ma in guerra – ha tuonato De Luca – e poiché sono vaccini già somministrati a milioni di cittadini, si può tranquillamente testarne l’efficacia in un mese, non in 6. È quello che chiediamo a Governo e Aifa. Se avremo la disponibilità aggiuntiva di vaccini – ha aggiunto – pensiamo di procedere per categorie economiche”.
Poche ore dopo e’ arrivata la controrisposta del sottosegretario Pierpaolo Sileri, ospite della trasmissione di Rai Uno “Domenica In”, durante la quale ha chiarito la posizione del Governo sulla strategia vaccinale di De Luca: “La Campania non può acquistare né somministrare ai propri cittadini il vaccino Sputnik”, sottolineando che non avendo ancora ricevuto l’autorizzazione da parte dell’Ema, ne’ tanto meno dell’Aifa, per il vaccino russo non esistono ancora le condizioni per proterlo prendere in considerazione. E ha aggiunto: “Capisco la sensibilità del presidente Vincenzo De Luca, ma il sistema di acquisto e di distribuzione è centrale ed è necessario che ciò che arriva sul nostro territorio sia validato”.
“Non possiamo muoverci in ordine sparso: abbiamo 21 sistemi sanitari regionali, ed è giusto che vengano coordinati a livello centrale”. In merito alla sicurezza del vaccino Sileri ha specificato: “Questo non vuol dire che il vaccino Sputnik non sia sicuro, ma se esiste un perimetro di un ente regolatorio, noi dobbiamo stare dentro quel perimetro. Cosa succederebbe se il vaccino, avesse qualche complicanza tipo quelle osservate in Germania per AstraZeneca e per di più senza autorizzazione? Questa è una filiera accettabile”.