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Un Cuore Senza Frontiere. I volontari Maristi di Giugliano in Masonga Africa

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Continua la missione dei volontari Maristi che dedicheranno un mese delle loro vacanze per un’esperienza davvero speciale: condividere e supportare il progetto della missione marista in Tanzania                                                                                                                       Come nell’estate 2016 dove è stato portato a termine il Progetto “Masonga 2016”, il quale obiettivo era: “Dai un paese a un uomo e lo nutri per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutri per tutta la vita” (Confucio).

Tale progetto ha visto coinvolto l’artigianato di Nene’ con Antonella D’arbitrio e Cindy J. Barrese le quali come volontarie maristi hanno insegnato alle donne del posto e alle allieve della Masonga Marini Brothers l’arte del cucita, ricamo a maglia, con assidui incontri giornalieri e  dove hanno riscontrato un notevole interesse ed entusiasmo da parte delle donne del posto, raggiungendo ottimi risultati.

Inoltre le volontarie si sono prestate per attività quotidiane come la cura della cappellina, il restauro di arazzi abbandonati e di paraventi sacerdotali e la confezione delle vele per i mulini. Fratel Marino, all’ora appartenente alla comunità di Giugliano, partito insieme alle ragazze come volontario responsabile, si è occupato dell’orto e dei mulini a vento insieme a Fratel Sergio, fratello della comunità di Masonga.

Quest’anno si riprenderà la formazione per approfondire le tecniche del ricamo, cucito e maglia apprese l’estate scorsa con le alunne della scuola Marista di Masonga e in particolare con le donne del posto alle quali sarà lasciato il compito di proseguire la formazione alle ragazze della scuola.

Il passo successivo è di insegnare alle donne di come fare una ricerca di mercato affinché possano aprire dei rapporti commerciali con le realtà locali, per creare un reale prodotto di artigianato che rispecchi quello che è lo stile africano creando cosi un’identità commerciale e imprenditoriale a tutti gli effetti. Inoltre vorremmo realizzare un ciclo produttivo che prevede la produzione in sito (Masonga) e la rivendita presso l’Artigianato di Nenè.

Il nostro impegno nasce dalla voglia di sviluppare sempre più quello che è definito “sincretismo artistico” (la conciliazione attraverso l’incontro, di una cultura, uno stile, un linguaggio diverso).

Quest’estate il gruppo di volontari è composto oltre che da Antonella D’Arbitrio e Fratel Marino Carlevaris anche da Monika Pochwatica esperta del cucito e la figlia Martina Fellico che con Maria Domenica Mallardo in particolare si dedicheranno all’animazione dei bambini sordomuti. Tutti Insieme si adopereranno comunque per le attività quotidiane che riguardano la comunità.

Infine da sempre iI gruppo Nenè è impegnato nella realizzazione di prodotti creati con tessuti originali africani (Batik) dedicati esclusivamente all’autofinanziamento per il “Progetto Masonga”.

 

Da ricordare che già nel lontano 2007 Fratel Sergio Pario della Missione dei Maristi ha realizzato mulini a vento per pompare l’acqua utilizzando legno, tela, cuoio ed altri materiali semplici. Con la forza del vento è stata utilizzata anche per produrre energia elettrica, iniziando progetti di sviluppo della missione con l’invio di 3 generatori eolici.

Lo scopo del progetto era di realizzare impianti di potabilizzazione azionati dal vento per avere acqua potabile senza utilizzare combustibile, utilizzando le esperienze delle realizzazioni fatte in Etiopia

L’accesso all’acqua potabile per gli usi alimentari ed igienici in quantità sufficienti al fabbisogno quotidiano comporta minor rischio di malattie e base per una migliore nutrizione. La formazione e la sensibilizzazione all’uso ottimizzato dell’acqua favorisce il suo impiego per usi igienici e di tutela delle salute.

di Mauro Fellico

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