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Terrorismo: arrestato a Salerno un combattente Jihadista marocchino

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L’uomo, ritenuto affiliato all’Isis, era colpito da mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità marocchine

Il latitante, un marocchino di 29 anni, era ricercato da anni per aver combattuto in Siria nel 2012 prima nelle file di Al Nusra e poi nell’Isis, dove aveva ricoperto la carica di responsabile militare. Stamane e’ stato arrestato dalla Polizia di Stato a Lago, in provincia di Salerno, alla fine un’indagine che ha coinvolto Antiterrorismo, Digos di Napoli e Salerno, Aisi e servizi segreti marocchini. Ora si trova nel carcere di Salerno a disposizione dell’autorita’ giudiziaria in attesa dell’estradizione. Nei confronti dell’uomo c’era un mandato di cattura emesso dal Procuratore generale presso la Corte di Appello di Rabat, in Marocco, il 28 giugno, ed esteso a livello internazionale l’8 luglio.

L’arresto e’ stato eseguito dalla Polizia di Stato per associazione a delinquere finalizzata alla preparazione ed alla commissione di atti di terrorismo, detenzione illegale di armi da fuoco, attività collettiva avente fine di attentare l’ordine pubblico e raccogliere fondi per il finanziamento di atti di terrorismo.

L’uomo e’ stato localizzato e poi catturato dopo un’approfondita attività di ricerca effettuata dalle Digos di Napoli e Salerno, con il coordinamento della Direzione Centrale per la Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto all’ Estremismo e Terrorismo Esterno ed il contributo del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che tramite i canali Interpol ha prontamente acquisito la necessaria documentazione all’esecuzione del provvedimento restrittivo.

L’operazione si è svolta con l’importante coordinamento dell’autorità giudiziaria di Salerno. In particolare, dopo una articolata attività di osservazione, controllo e pedinamento, integrata dall’impiego di rilevanti apparecchiature tecniche del Servizio di Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine, l’uomo è stato individuato in prossimità di un bar insieme ad altri cittadini extra comunitari.

Il jihadista “era stato segnalato da Spagna e Francia in regime Schengen come soggetto pericoloso”, lo sottolinea Antonio Bocelli, I° Dirigente della Polizia di Stato della Digos di Napoli, a proposito della cattura del combattente marocchino ricercato a livello internazionale. “D’altro canto bisogna considerare che lo stesso in un primo momento aveva aderito alla formazione al-Nusra affiliata ad al-Qaeda e successivamente era passato ad aderire al sedìcente Stato Islamico”, spiega Bocelli.

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