Home Cronaca Terremoto a Ischia: black out e feriti in una notte di paura

Terremoto a Ischia: black out e feriti in una notte di paura

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ISCHIA – L’isola prima è stata inghiottita dal terremoto, poi dal buio del black out e infine dalla paura che al momento devasta gli animi delle persone. È l’incubo vissuto a Ischia dalle ore 20:57 a causa di una scossa di magnitudo 3,6 a dieci chilometri di profondità. Un terremoto che ha gettato nel panico non solo gli abitanti del posto, ma anche gli innumerevoli vacanzieri che come ogni estate affollano l’isola per le sue bellezze.

Era da oltre un secolo che Ischia non ricordava un terremoto. L’ultimo, di magnitudo 5,3, risale al luglio del 1883 quando provocò 2300 morti (fra cui anche i familiari dello storico Benedetto Croce che fu estratto vivo dalle macerie). La scossa di stasera, sebbene più lieve, ha ruggito ugualmente con irruenza la propria violenza proprio per la maggiore profondità dell’epicentro, spiegano gli esperti. Lo confermano i danni provocati: l’isola è calata in un black out elettrico che ha costretto abitanti e turisti ad abbandonare case, alberghi e ristoranti per riversarsi per strada. Stanotte in tantissimi dormiranno all’aperto.

Accertati purtroppo due decessi, uno dei quali è quello di una donna anziana morta a Casamicciola per la caduta di un calcinaccio della Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Sempre a Casamicciola si contano per il momento sei crolli certi, inclusa una palazzina abitata a Piazza Maio e la Chiesa del Purgatorio ormai distrutta. Anche il Palazzo del Comune è a rischio di crollo, denuncia il sindaco Giovan Battista Castagna

I Vigili del fuoco stanno mappando il territorio, ma solo domani con la luce del sole si avranno risposte più sicure. In sette i dispersi sotto le macerie di cui per ora si ha notizia. Venticinque i feriti, alcuni particolarmente gravi. Drammatico terrore quello di una famiglia che non trova tre bambini.

L’Ospedale Rizzoli dell’isola è stato intanto evacuato a causa di pericolose crepe avvistate sulle pareti. Pertanto è stato attivato un servizio urgente di trasporto che conduca i feriti al Cardarelli di Napoli dove è scattato subito un piano di emergenza sanitaria. Sono cinque gli intubati rimasti purtroppo presso il Rizzoli per le loro condizioni a rischio che rendono impossibile il trasferimento.

Solo cento le unità di soccorso presenti sull’isola calcolate in relazione alla normale densità demografica dei residenti, ma insufficiente considerando il gran numero di turisti presenti in queste settimane. In arrivo altri pompieri occupati nel frattempo già nell’opera di spegnimento di incendi vari nel resto della Regione.

Panico e paura raccontano i testimoni scappati in strada nel buio, spinti dalla calca, subito dopo aver sentito il boato della terra che ha accompagnato il terremoto e il calo di elettricità. La scossa è stata avvertita non solo a Casamicciola, ma anche a Forio, Lacco Ameno, Bario e zone adiacenti. Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, ha richiesto l’intervento della Protezione Civile. Subito a disposizione più traghetti e navi per il viavai di feriti, soccorsi, superstiti, carabinieri e polizia che persisterà nelle prossime ore.

La scossa è stata avvertita anche lungo la costa flegrea a Pozzuoli, a Bacoli e a Monte di Procida. Tuttavia senza danni e senza panico, a tal punto che la movida estiva non ha avuto interruzioni.

Di Valentina Mazzella

 

Dal Tgcom24 della Mediaset:

https://www.facebook.com/tgcom24/videos/1685233874842800/

Galleria immagini del terremoto:

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