NAPOLI. Solo dopo un anno dalle infuocate proteste che hanno caratterizzato lo scorso autunno, l’intera Campania, si è creato un vuoto mediatico che ha indotto il governo Renzi ha compiere una scelta politica discutibile, lo spostamento dei fondi stanziati dal Parlamento per il pattugliamento da parte delle Forze Armate della Terra dei Fuochi alle operazioni di vigilanza per Expò 2015.
Il caso è esploso in seguito alla denuncia dei deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Difesa, che hanno evidenziato il modo in cui si è aggirata la scelta legittima e condivisa del Parlamento, attraverso lo strumento del Mille-proroghe.
Il Patto di Stabilità è stato surclassato per opportunità commerciali all’Esposizione Universale, con una finalità antiterrorismo.
Dei 10 milioni di euro destinati nel 2015 all’area della Campania deturpata dal fenomeno dei roghi, ben 9,7 sono stati dirottati altrove.
Significativa la protesta di alcuni rappresentanti del Partito Democratico, gli on. Rostan, Manfredi, Paris, Iannuzzi, Bossa, Valiante e Carloni, hanno inviato una lettera al premier Renzi, nella quale si fa esplicita richiesta di rivedere il contenuto dell’art. 4 comma 6 del Mille-proroghe e compiere uno sforzo per reperire i fondi appostati con la Stabilità per l’Esercito nella Terra dei Fuochi.
“ Oggi abbiamo già avuto un primo segnale con la previsione delle prime risorse nel Decreto Antiterrorismo. Ci aspettiamo, tuttavia, un ulteriore riscontro in sede di conversione del Mille-proroghe e stiamo lavorando affinché la copertura sia pienamente ristabilita”, afferma la delegazione.
Dal Governo quindi una prima risposta con la previsione delle risorse in un decreto antiterrorismo.