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Tangenziale di Napoli, stop al pagamento del pedaggio

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 Di Giuseppe Musto

La tangenziale di Napoli, ufficialmente denominata autostrada A56, il primo tratto venne inaugurato l’8 luglio 1972  tra la Domitiana e Fuorigrotta, seguito dall’inaugurazione negli anni successivi degli ulteriori tratti sino a Capodichino.

Salita alla ribalta della cronaca di questi giorni per i continui  disagi che sta creando ai  cittadini che ogni giorno percorrono quel tratto.

Com’è la situazione?

Il viadotto Capodichino ad alto rischio: lamiere corrose un problema che ha fatto scartare le procedure d’emergenza per la manutenzione, tale intervento   scaturisce da un rapporto della Spea Engineering che si occupa in Italia dei controlli di manutenzione delle reti autostradali.

Dalla relazione emerge che le infiltrazioni d’acqua avrebbero causato l’ossidazione, la corrosione e la spaccatura delle bullonature, la corrosione delle lamiere, generando diffusi “ammaloramenti”.

Un termine che  il presidente di Tangenziale, Paolo Cirino Pomicino, aveva usato a in un’intervista al quotidiano Il Mattino.

Stop al pagamento del pedaggio.

Il cda di Tangenziale di Napoli ha ratificato lo stop al pagamento del pedaggio in vigore dalla mezzanotte di venerdì 25 ottobre fino al 5 novembre.

Lo annuncia Tangenziale spa in una nota sulla vicenda delle verifiche al ponte di Capodichino che ha costretto alla chiusura di una delle tre corsie, aumentando i problemi di traffico sull’arteria.

La decisione della sospensione del pedaggio, si legge nella nota, sarà deliberata per agevolare la cittadinanza in vista delle festività di Ognissanti e accoglie un invito formalizzato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e del Comune di Napoli.

Pochi sanno che i partenopei non dovrebbero pagare mai.

Infatti, nel 2017 Il Parlamento Europeo dichiaro illegittimo il pedaggio della Tangenziale di Napoli.

Il Parlamento accolse un emendamento proposto dal deputato dei popolari europei Fulvio Martusciello al rapporto sullo stato della Concorrenza nell’Unione. L’emendamento riguardava le strade che delimitano le aree urbane.

La decisione del parlamento europeo che risale a due anni fa, un atto di indirizzo  che gli stati membri non sono obbligati a seguirlo.

Da questo atto, emerge chiaramente  una disparità di trattamento tra i pendolari che si trovano a Napoli e quelli di altre città.

La tangenziale di Napoli, l’unica superstrada interna a una metropoli che si può percorrere solo dietro pagamento.

Quel pedaggio era stato introdotto per coprire le spese di progettazione e costruzione, ma, ormai, quelle spese sono state ampiamente recuperate.

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