Sequestro conservativo di 150mila euro a Ceci, l’ex manager del pibe, dal quale il Napoli aveva acquistato i diritti
Al centro del contenzioso c’era l’uso della immagine del campione argentino sulle maglie del Napoli nella stagione scorsa, dopo che il club aveva acquisito i diritti dallo stesso Ceci, frutto di un accordo sottoscritto pochi mesi prima di morire da Maradona con l’imprenditore.
Oltre 900mila i ricavi lordi realizzati con la vendita di 6mila magliette con l’effige del campione, al prezzo di 150 euro ciascuna, mentre la licenza dei diritti di commercializzazione era stata acquistata da Ceci a un prezzo irrisorio di 22,500 euro.
A mettere un punto nella querelle giudiziaria che si trascina ormai da diverso tempo, il giudice monocratico del Tribunale di Napoli, Paolo Andrea Vassallo (seconda sezione civile). Il giudice ha infatti negato a Ceci, legale rappresentante della Diez Fze di Dubai, “ogni ulteriore utilizzo dell’immagine di Diego Armando Maradona” e autorizzato Jorge Sebatian Baglietto, designato dagli eredi di Diego Armando Maradona amministratore giudiziario della successione, a un sequestro conservativo su tutti i beni e crediti di Stefano Ceci fino al raggiungimento della somma di 150mila euro. Baglietto e’ stato rappresentato davanti al Tribunale Civile di Napoli dall’avvocato Antonella Tomassini e dalla collega Federica Meglio.
L’inibitoria, ottenuta dagli eredi del “pibe de oro” lo scorso 19 settembre, nega la diffusione e utilizzazione dell’immagine del compianto campione argentino da parte di Stefano Ceci ma anche da parte del Calcio Napoli, che appunto da Ceci aveva acquisito i diritti. A presentare il ricorso cautelare è stato l’amministratore nominato dagli eredi di Maradona.