Napoli – Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (la più antica e numerosa Istituzione massonica italiana), è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Il Sen. Elio Lannutti (M5S) a Radio Cusano Campus ha detto che presenterà una proposta di legge per vietare incarichi pubblici a chi è iscritto alla massoneria. “Quello che dice Lannutti va contro la Costituzione –ha affermato Bisi-. La Costituzione della Repubblica italiana scritta dall’Assemblea del ’75 presieduta dal fratello massone Meuccio Ruini.
Gli articoli 2 e 18 della Costituzione favoriscono le associazioni. Il Grande Oriente d’Italia non è un’associazione segreta, c’è un sito internet dove parliamo delle nostre attività e iniziative pubbliche. L’elenco degli iscritti è segreto come quello di qualsiasi altra associazione, di qualsiasi partito, di qualsiasi sindacato, perché ogni cittadino ha il diritto di dire o non dire se fa parte di un’associazione, se la sera va in moschea o va in loggia. Uno può vivere la sua sfera individuale all’interno del proprio animo. Stefano Rodotà, che fu il primo garante della privacy, diceva che la trasparenza assoluta è tipica dei regimi totalitari. Per caso da noi si auspica il ritorno ad un regime totalitario? Spero di no.
Certi politici cercano di strumentalizzare l’argomento massoneria, per colpire e discriminare. Pensino a come offrire occasioni di lavoro alle persone, a come sostenere gli anziani, la sanità pubblica, il mezzogiorno d’Italia.
Una legge per vietare incarichi pubblici a chi è iscritto alla massoneria sarebbe una legge fascista. Se davvero il prossimo parlamento vorrà passare alla storia per riproporre ed approvare una legge fascista faccia pure, però credo che i cittadini italiani dovrebbero capire il grande errore. Si comincia dalla massoneria, ma poi non si sa dove si finisce. C’è una bella poesia che dice: un giorno vennero a prendere gli ebrei, io non ero ebreo e rimasi in silenzio; un giorno vennero a prendere i comunisti, io non ero comunista e rimasi in silenzio. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto più nessuno a protestare”.
“Non ho fatto un’anagrafe dei fratelli che ricoprono incarichi pubblici –ha spiegato Bisi-. Se avessero questi incarichi dove sarebbe il problema? Anzi, dovrebbero rispettare due coscienze: quella individuale di essere libero muratore del Grande Oriente d’Italia che promette di osservare fedelmente la Costituzione della Repubblica italiana”.