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Stagione teatrale del Centro Teatro Spazio 20152016

1964

San Giorgio a Cremano – La storia resta nelle menti di chi ha vissuto quel presente, ma nel presente dell’oggi la storia di ieri non può fare a meno di essere narrata per non essere dimenticata e vivere ogni giorno infondendo lo spirito dei tempi nelle persone che calcano quegli scenari. Massimo Troisi e il suo gruppo si stabilirono all’interno di un sottoscala a San Giorgio a Cremano, che prenderà il nome di Centro Teatro Spazio in via San Giorgio Vecchio 31, esordendo con recite pulcinellesche, tipiche della tradizione teatrale napoletana. Il tutto svolto in maniera grossolana, molto spesso senza ritorni economici, con Troisi sempre in calzamaglia nera o, comunque, con abiti semplici, e con scene e costumi piuttosto scarni ed essenziali. In questo centro il gruppo cercava di far confluire tutte le passioni. In quegli anni ’70, in cui l’arte, il teatro, la musica, il cinema e tutto il resto viveva una rinascita, i nuovi fermenti erano in agguato, pronti a scattare. A Napoli c’era “La Nuova Compagnia di Canto Popolare” di Roberto De Simone, c’erano cantautori come Edoardo Bennato e Pino Daniele e gruppi di base come le “Nacchere Rosse”. È qui dunque, proprio in questo fermento culturale e in questo luogo che nacque, crebbe e si sviluppò, attraversando varie fasi e cambiando di volta in volta nome e formazione, il gruppo di Massimo Troisi.

Il Centro Teatro Spazio, nel momento in cui Troisi riuscì ad imporre a livello nazionale la sua formidabile maschera, rimase inoperoso  (dimenticato dagli stessi creatori e soprattutto dalle istituzioni)  fino al 1988, anno in cui Vincenzo, insieme a Ernesto e Marco Borrelli  decise di dargli un nuovo impulso. Fu grazie alla caparbietà, la professionalità e l’amore per il teatro (in un epoca in cui lo slancio culturale si definisce nullo) con Vincenzo Borrelli,  che si è cominciato a fare il “Teatro” (non in calzamaglia, non in maniera grossolana, ma con vera professionalità e preparazione). Oggi il centro teatro spazio mantiene questo nome nel rispetto dei tempi che furono ma è gestito dall’Accademia Teatrale UNO SPAZIO PER IL TEATRO, che è scuola di formazione professionale allo spettacolo riconosciuta dalla Regione Campania, ed in quanto scuola ha una sala teatrabile, una sala per il mimo e la danza, sala di canto ed attrezzature per la cinematografia. Il centro teatro spazio ha ospitato tra gli altri: Pupella Maggio, Massimo Troisi, Lello Arena, Enzo De Caro, Fiorenzo Serra, i Zezi, le Nacchere rosse, i Popularia, Patricia Lopez, la New York City Band; Mico Galdieri, Tato Russo, Antonio Ferrante, Leopoldo Mastelloni, Peppe Lanzetta, Nuccia Fumo, Antonio Allocca, Maria Basile, Teresa Saponangelo, Pietro Pignatelli, Marco Zurzolo, Massimiliano e Gianfranco Gallo, Cristina Donadio, Corrado Taranto, Alessandro Siani, Paolo Caiazzo, Maria Bolignano, Ardone, Peluso, Massa, Nunzia Schiano, Gea Martire, Tina Femiano, Manlio Santanelli ecc. È qui che quella tradizione rivive, in questo luogo animato da ferventi passioni creative e artistiche. È qui che nasce quello spirito che Vincenzo infonde attraverso il fare teatro.

Da 30 anni il teatro in provincia  “SOPRAVVIVENZA”

Quando si crea un progetto, una stagione teatrale, un evento di qualche genere, perché questa venga presa in considerazione da qualcuno, si cerca la notizia. Allora tutti a chiedersi, qual è la notizia? C’è qualche nome importante? Qualche novità apportata? Un progetto avveniristico e nuovo? Molto spesso in giro, di nuovo non c’è proprio niente e la notizia va più inventata che presa dalla realtà dei fatti. Ecco però, forse una notizia c’è: il Centro Teatro Spazio esiste ancora. Tanti spazi chiudono, altri se ne aprono, ma il teatro in cui ha militato Massimo Troisi è lì, sopravvive da un trentennio e migliora, e non certo grazie al compianto artista di San Giorgio a Cremano. Sopravvive grazie a una serie di progetti importanti, e ora passiamo alle notizie. Sopravvive, per il secondo anno “O’ Curto” (31 Ottobre e 1 Novembre), festival di corti teatrali in collaborazione con lo ZTN che l’anno scorso ha visto professionisti dello spettacolo provenire da tutta Italia. Sopravvive Vesuvio Underground (11-12 Dicembre), che da la possibilità ai giovani musicisti e band emergenti dl territorio di esprimersi in uno spazio diverso, storico, nuovo, ma soprattutto di esprimersi. Sopravvive l’accademia e contemporaneamente incrementa i propri iscritti, grazie a un progetto serio e a una serie di insegnanti tutti formatisi al Centro Teatro Spazio, che ne condividono , dunque , la progettualità e assicurano la continuità fra le materie e gli anni di corso, garantendone le finalità educative e di formazione allo spettacolo. Nasce la rassegna amatoriale, che offre la possibilità agli amanti del teatro, seppur non in stagione teatrale, di recitare davanti a un pubblico in uno spazio che è sempre stato votato al professionismo, ma che si apre ora a nuove proposte e lascia spazio a chi il teatro lo fa solo per passione. Sopravvive la stagione teatrale, con un filo conduttore preciso: professionisti del teatro e lavori di qualità.

Vincenzo Borrelli, direttore del teatro, firmerà le regie di autori come Strinberg o Schmitt (“Julie” e “Piccoli crimini coniugali”), proponendo anche però delle prima assolute come “Fobos”, da lui scritto e diretto, e dirigendo “Cari stramaledettissimi amici” e “Io sono Giacomo Casanova” (quest’ultimo in collaborazione con l’autore) scritti rispettivamente da Emanuele Alcidi e Maurizio Tieri. “Festa di Compleanno” , di Angela Matassa, con la regia dello stesso Borrelli, promette poi di essere un altro lavoro di qualità.

La stagione comincerà con Julie, tratto dal lavoro di Strindberg, dal 6 all’8 novembre, ma dopo si avvicenderanno sul palco tanti professionisti dello spettacolo, come Domenico Orsini, che metterà in scena “Due fori nel cappello”, ancora Davide Sacco che firma la regia di “Virginia e sua zia”, di Manlio Santanelli, con Gina Perna. Simone Somma firma la sua prima regia, dopo essersi formato proprio al Centro Teatro Spazio, con “Poesie su carta igienica di una fredda serata estiva, mentre Igor Canto e Cristina Recupito mettono in scena “Paolo Borsellino,  l’ultimo istante”, vincitore del primo premio della rassegna “O’ Curto” dell’anno scorso. Anche due lavori di Niko Mucci: “Visite” e “Sigmund e Carlo”. Roberto Giordano interpreterà “Napoletani di…versi” , lavoro da lui scritto, diretto e interpretato. Andrà poi in scena il provocatorio spettacolo di Maurizio D. Capuano “Volgarità gratuite a un prezzo ragionevole”, cui seguiranno “Scarpe di Mizan”, di Daniele Marino, che tocca il tema dell’immigrazione, Gianluca d’Agostino metterà in scena “L’anniversario”, Giovanni Meola “il Summit di Carnevale”

Insomma, una stagione ricca, nel segno della qualità e delle continuità, che promette di regalare sorprese , sempre in nome della collaborazione reciproca e della stima fra tutti gli artisti, uniti per un solo scopo, fare teatro, e farlo bene.

di Raffaele Del Giudice

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