di Mario Civitaquale
Napoli Ma che sabato è stato calcisticamente parlando?
Nemmeno il più ottimista dei napoletani poteva aspettarsi questi risultati.
Lecce – Juventus e Inter – Parma? Vittorie facili per chi comanda il campionato.
O magari una delle due rallenta, magari.
Ma entrambe nessuno poteva aspettarselo.
Questo perché, checchè se ne dica, il campionato è molto più livellato, soprattutto in basso. E chiunque può creare problemi alle cosiddette “grandi”.
Se poi si considerano le fatiche di coppa, una spiegazione dei pareggi di Juve e Inter comincia a diventare plausibile.
Più che le “semplici” fatiche di coppa, in realtà, è stato il percorso delle due squadre, fatto, salvo sporadiche eccezioni, di sole vittorie.
Ed ecco il calo, fisiologico.
Impossibile mantenere intatte le energie fisiche e soprattutto quelle mentali, indipendentemente da chi va in campo.
Impossibile tenere alta la concentrazione e l’attenzione, anche per due allenatori “martello”. E l’ambiente, tutto, ne risente.
Ed ecco i pareggi di Juve e Inter.
Ed ecco che Spal – Napoli, da intermezzo tra due big match, Salisburgo e Atalanta, diviene semplicemente la finale.
Si perché sicuramente bianconeri e nerazzurri avranno altri stop. Ma non tantissimi. E non contemporaneamente.
L’opportunità è di quelle ghiotte: il Napoli, vincendo a Ferrara, andrebbe a -3 dall’ Inter e a -4 dalla Juve capolista. Non male per essere l’inizio di campionato e avere un piede agli ottavi di Champions.
Attenzione. Il Napoli non ha ancora risolto i suoi problemi di equilibrio e di gioco. Ma vincendo contro la Spal, e magari convincendo, qualche critica in meno arriverebbe.
Gli azzurri arrivano in Emilia gasati dalla vittoria a Salisburgo, dove nessuno portava a casa i 3 punti da mesi. E ci arrivano con il parco attaccanti quasi tutto in gol nelle ultime due partite.
I presupposti ci sono tutti per una vittoria che vale molto più di 3 punti.