Una sinergia vincente per l’edizione congiunta di Slow Wine Fair e SANA Food, che chiudono il primo anno insieme con un bilancio molto positivo, confermando che bontà e sostenibilità sono possibili lungo la filiera vitivinicola e alimentare. Al doppio appuntamento hanno partecipato 15.000 visitatori e 300 buyer internazionali, in arrivo da 20 Paesi: Austria, Bosnia, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Giappone, Lituania, Montenegro, Nord Macedonia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovenia, Singapore, Svezia, Svizzera, UK e USA. Sono stati oltre 2.000 gli incontri B2B con oltre 1.050 cantine presenti a Slow Wine Fair (di cui 720 biologiche o biodinamiche) e le 250 aziende di SANA Food, organizzati nel corso della tre giorni.
A chiudere le due manifestazioni la visita del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida «Quando si guarda al vino in eventi come questo, si incontrano imprenditori, famiglie, tradizioni e cultura, ma anche la difesa dell’ambiente. Il vino non è solo un prodotto, è il risultato del lavoro delle vignaiole e dei vignaioli in armonia con il territorio. Pensiamo ai terrazzamenti liguri: senza la viticoltura eroica, l’ambiente stesso sarebbe a rischio. L’Europa deve difendere questo patrimonio, evitando etichettature fuorvianti e politiche penalizzanti, perché proteggere il vino significa proteggere la nostra storia, il lavoro agricolo e la qualità che tutto il mondo ci riconosce. Promuovere un consumo consapevole non vuol dire demonizzare, ma raccontare il valore che c’è dietro ogni bottiglia, garantendo il futuro del nostro agroalimentare e la centralità dell’Italia nel panorama europeo» afferma il Ministro Lollobrigida.
Barbara Nappini, Presidente Slow Food Italia: «Ringraziamo il Ministro Lollobrigida, che mostra vicinanza e sostegno a Slow Food e al sistema di agricoltura che la nostra associazione vuole valorizzare. Le 1.050 cantine selezionate per Slow Wine Fair rappresentano valori ambientali, sociali, economici, ma anche culturali e identitari. Esprimono un’agricoltura di qualità, rigenerativa e virtuosa, che lavora con e non contro la natura, e che tutela la biodiversità e la fertilità dei suoli, senza le quali non ci sarebbe agricoltura e quindi cibo. Mantengono in vita quelle zone, che impropriamente chiamiamo marginali, le proteggono dal rischio ambientale e dallo spopolamento. Sono infatti proprio gli agricoltori – in questo caso viticoltrici e viticoltori – i protagonisti di questa narrazione, eppure gli stessi, che ricadono all’interno dell’80% delle imprese che in Italia, a livello di sostegno economico catalizzano solo il 20% delle risorse europee. Questo è un paradigma che va ribaltato. Il presente ha un urgente bisogno: che questo tipo di agricoltura sia sostenuta, in quanto capace non solo di valorizzare il Made in Italy, ma anche di garantire la sovranità alimentare. Per avere cibo e vino felici ci servono agricoltori felici».
I numeri di Slow Wine Fair 2025
Slow Wine Fair 2025 e SANA Food chiudono con 15.000 ingressi, con una crescita di almeno il 20% rispetto allo scorso anno. Tanti gli appassionati (ingresso riservato solo alla domenica) e gli operatori del settore che hanno potuto conoscere e degustare una selezione unica di vini che sono espressione del Manifesto del vino buono, pulito e giusto e approfittare della sinergia tra le due manifestazioni, visitandole entrambe. Sul fronte B2B, oltre duemila gli appuntamenti professionali tra cantine e operatori del settore bio e tanti contatti informali con 300 buyer internazionali, selezionati anche grazie alla collaborazione con Italian Trade Agency (ICE) e alla piattaforma B2Match, che ha permesso ai professionisti di profilare in maniera dettagliata le aziende e le etichette corrispondenti ai loro interessi.
Né vanno dimenticati i tanti ristoratori ed enotecari interessati alle proposte di Slow Wine Fair e SANA food: 87 di essi sono stati premiati ieri nell’ambito del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, a sottolineare la fondamentale alleanza tra mondo della ristorazione – e non solo – e il lavoro delle vignaiole e dei vignaioli di qualità.
Sono 1.200 gli espositori di Slow Wine Fair – con oltre il 70% di cantine certificate biologiche e/o biodinamiche o in conversione – provenienti da tutte le regioni italiane e da 29 Paesi. Da un’indagine condotta in fiera, oltre il 40% degli espositori hanno intrapreso il percorso di alleggerimento della bottiglia ー al centro della Call to action della Slow Wine Coalition lanciata durante l’evento ー e altre importanti innovazioni dai tappi, alle etichette e alle scatole di confezionamento. A dimostrazione che la tematica del packaging sostenibile è molto sentita dagli espositori, sensibili alle tematiche ambientali non solo in vigna. Grande la partecipazione agli oltre 100 eventi in programma: le 17 masterclass, le conferenze e presentazioni in Sala Reale Mutua, main partner dell’evento, nell’Arena Demeter e in Casa Slow Food. Numerose anche le degustazioni realizzate negli spazi delle istituzioni regionali, tra i quali Regione Lombardia, LAORE – Regione Sardegna, Regione Calabria e sviluppo rurale, Regione Lazio – Arsial e Regione Campania. Senza dimenticare le novità di questa edizione: di grandissimo successo lo spazio dedicato ai torrefattori della Slow Food Coffee Coalition, la presenza dei produttori di sidro e l’area del Mixology Lab per approfondire il mondo degli spirits.
I numeri di SANA Food
SANA Food, il nuovo format espositivo dedicato a tutte le declinazioni della sana alimentazione a filiera controllata e sostenibile per il sempre più ampio e diversificato segmento del food service, ha esplorato novità e tendenze del biologico e il biodinamico, dando contemporaneamente spazio a bevande e alimenti vegan, plant based e vegetariani, agli alimenti funzionali, inclusi i “free from” e i “rich in”, e ai prodotti per sportivi, anziani, bambini, persone con allergie o intolleranze e per chi segue regimi nutrizionali specifici, fino alle eccellenze DOP, IGP e SGT.
Hanno partecipato all’evento 250 espositori, il 15% dei quali provenienti dall’estero (incluso lo spazio riservato al progetto europeo Being Organic in EU). Erano presenti in fiera con una collettiva la Regione Emilia-Romagna, la Regione Calabria, la Regione Sardegna e la CIA – Confederazione Italiana Agricoltura, che ha ospitato all’interno di un grande spazio espositivo un fitto calendario di iniziative. Importanti le presenze di tutte le altre associazioni espressione del mondo dell’alimentazione biologica e naturale, in particolare Anaprobio, A.O.P., AssoBio, Bioland, BIOL Italia, Coldiretti Bio, Confagri, Confcooperative-Agrirete, Consorzio Il Biologico, FederBio e l’analoga associazione tedesca Naturland. Particolarmente nutrita la rappresentanza di aziende vegane e vegetariane di V-Label.
Cinquanta gli appuntamenti che si sono susseguiti nel corso della tre giorni; tra questi, come sempre molto apprezzata (oltre 300 gli operatori partecipanti) la sesta edizione di Rivoluzione bio con la presentazione degli ultimi dati sul mercato biologico, come pure il primo anno dell’Osservatorio 100 Giorni Sani, iniziativa che, ha indagato idee e comportamenti sui consumi food & bev fuori casa da parte di 3.000 italiani e 1.000 danesi.
Altri incontri particolarmente apprezzati sono stati quelli della SANA Food Lab Academy, organizzata in collaborazione con il professor Sebastiano Porretta, Presidente di AITA – Associazione Italiana di Tecnologia Alimentare, come pure le degustazioni, i cooking show e i workshop dedicati a due momenti cari al consumatore italiano, la colazione e l’aperitivo.
Arrivederci a BolognaFiere, dal 22 al 24 febbraio 2026 per la quinta edizione di Slow Wine Fair e la seconda di SANA Food.