Home Napoli Municipalità SCETTICI ZITTITI: LA MUSICA NON CAMBIA

SCETTICI ZITTITI: LA MUSICA NON CAMBIA

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Napoli La terza giornata di campionato ha dimostrato quello che in pochi a metà agosto avevano il coraggio di affermare.

Serpeggiava ovunque diffidenza in città, tra chi diceva “Il Napoli è Higuain-dipendente” e chi dava manforte “Senza Higuain, chi segna?”.

Ebbene il Napoli ha smentito entrambe le fazioni, confermando a suon di gol la tesi che solo alcuni, forse i meno superficiali, sostenevano.

Da queste pagine abbiamo sempre scritto che il Napoli senza Higuain ha sicuramente perso il vero top player della Serie A, in grado di realizzare “agevolmente” gol difficilissimi. Juve-Sassuolo lo ha dimostrato: forse con Mandzukic titolare al decimo minuto si era ancora 0-0…

Ma abbiamo anche sostenuto che il Napoli nel complesso era più forte, con 23-24 elementi tutti schierabili e con un organizzazione di gioco che, mista alla qualità dei singoli, avrebbe sopperito adeguatamente alla partenza di Higuain.

E’così è stato. 2 gol al Pescara, 4 al Milan, 3 al Palermo; 9 gol in 3 partite, a tacere delle goleade in precampionato.

Ma qualcosa è cambiato; prima si giocava, giustamente, per Higuain, consentendogli la realizzazione di 36 gol in campionato. Oggi si gioca da squadra con i 4 gol di Callejon, i 2 di Mertens e di Milik ed il gol di Hamsik.

Questo il tabellino di un Napoli senza top player ma con ottimi elementi. E una panchina lunga. In pochi si sono accorti delle assenze di Mertens, Allan e Hysaj.

Note di merito a Zielinsky, difficile da tenere in panchina, e soprattutto a Jorginho, vero faro partenopeo, in interdizione, fraseggio e costruzione. Forse con lui in campo a Pescara il Napoli sarebbe a punteggio pieno.

Attenzione però a non esaltarci. Tre giornate di campionato non possono essere sufficienti a tracciare un bilancio. Ma a trarre indicazioni si.

Il Napoli appare forte e competitivo, e può contare su un ampio turnover. La Juve, con Higuain, ha raggiunto un livello da top europea. Ma sembra vulnerabile.

La partita contro il Sassuolo ha mostrato quello che già Israele-Italia aveva detto: il pacchetto Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini non sta attraversando il miglior momento. Stanchezza post-europeo? Periodo no? O forse l’età e l’appagamento cominciano a farsi sentire?

I tifosi bianconeri sperino di no perché i giocatori in rosa trentenni e appagati non sono pochi…

Sgombriamo il campo da ogni equivoco. Lo scudetto può perderlo solo la Juve che resta una corazzata ed è chiaramente più forte del Napoli. Ma Buffon insegna: “Non sempre vincono i più forti; capita vincano i più bravi”.

di Mario Civitaquale

 

 

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