NAPOLI – Hanno sperato tutti nel lieto fine sino all’ultimo, ma il piccolo protagonista di questa vicenda non ce l’ha fatta. Un bambino di dieci anni si spento presso il Santobono di Napoli dopo aver combattuto per dieci giorni tra la vita e la morte. Il piccolo era originario di Scafati, nella provincia di Salerno. Una decina di giorni fa ha gettato dell’alcool nel camino di casa per alimentare la brace. Purtroppo il ritorno di fiamma l’ha travolto e delle gravi ustioni hanno interessato tutto il corpo.
L’equipe medica dell’ospedale presso cui era ricoverato ha cercato di salvarlo in tutti i modi. Il bambino è stato sottoposto a tre operazioni in pochi giorni, ma gli interventi non hanno sortito l’effetto desiderato. Le ustioni erano troppo estese nella parte anteriore del corpo, dalla testa ai piedi. Si tratta dell’ennesima vittima di un incidente domestico irresponsabilmente molto diffuso. Di recente proprio il noto Ospedale Cardarelli di Napoli ha lanciato un nuovo appello per evidenziare il rischio di certi comportamenti. La gestione del fuoco non va mai sottovalutata, soprattutto a ridosso delle già trascorse braci di Pasquetta e delle prossime grigliate primaverili.
