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Salerno: recuperata la speleologa infortunata a 130 m di profondità in una grotta sui Monti degli Alburni

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Un team di tecnici provenienti da tutta Italia per le operazioni di salvataggio della giovane speleologa bloccata nella grotta del Falco

E’ stata tratta in salvo la giovane speleologa scivolata nella grotta del Falco nel comune di Corleto Monforte, sui Monti degli Alburni, nel Salernitano. Lo fanno sapere i vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno spiegando che l’allarme e’ scattato ieri sera intorno alle 20 quando sono stati allertati per soccorso a persona intrappolata in una grotta. La ragazza, che era in grotta con un gruppo di amici, è scivolata mentre percorrevano un tratto orizzontale di alcune centinaia di metri, alla profondità di circa 130 metri, provocandosi un trauma a un arto inferiore.

Allertato il soccorso, subito, e’ stata inviata la squadra competente per territorio di Sala Consilina e il funzionario di turno per coordinare le operazioni congiuntamente ai carabinieri presenti sul posto. Sono state inviate le squadre dei reparti operativi speleo alpino fluviali, sotto il coordinamento del funzionario di turno dei vigili del fuoco presente sul posto. Sul posto, per le complesse operazioni di recupero, sono presenti anche le squadre del Soccorso alpino.

Le squadre del Soccorso Speleologico, composte da medico, infermiere, tecnici e telefonisti, hanno raggiunto la ragazza che è stata visitata e stabilizzata, mentre le comunicazioni con la direzione delle operazioni all’esterno, sono state garantite dalla linea telefonica realizzata appositamente. L’infortunata è stata quindi imbarellata ed è iniziato il recupero. Oltre 15 le unità che da ieri sera sono al lavoro con un team composto dai tecnici della Campania, dalla Puglia, Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Sicilia.

Per la particolare morfologia della grotta, sono state attivate anche le squadre di disostruttori del Soccorso Speleologico. Una squadra composta da tecnici umbri e siciliani ha provveduto ad allargare i tratti più angusti della grotta per consentire l’agevole passaggio della barella.

 

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