WEB – Da un paio di giorni spopola sui social un nuovo trend di intrattenimento: molte ragazze ballano con in testa un colbacco, un tradizionale cappello russo dal profilo alto e il rivestimento in pelliccia. Se non si ha un colbacco in casa, in alternativa si ricorre anche a un amico a quattro zampe, come un gatto particolarmente peloso. L’importante, per divertirsi con leggerezza, è ballare sulle note di una canzone che – per l’appunto – è russa.
Il titolo originale del testo è “Мой мармеладный” la cui traduzione è letteralmente “Mio caramellino gommoso”. Il trend è virale su Instagram e TikTok. In Russia è di frequente usato per i contenuti in cui ci siano dei colbacchi. Nel resto del mondo – e quindi anche in Italia -, invece, la canzone accompagna video in cui si ostenta per gioco uno stile di tendenza nei Paesi slavi e in Russia. Soprattutto qualche decennio fa. Quindi via libera non solo ai colbacchi, ma anche a grosse pellicce lunghe (ecologiche o di seconda mano per essere ecosostenibili), unghie laccate e grandi occhiali da sole.
È un’estetica a cui è stato dato il nome di “Russian bimbo”. Lo stesso hashtag usato nelle didascalie per la condivisione è #russianbimbo. Eppure c’è una curiosità che a molti sfugge: la canzone non è recente! Si tratta di una vecchia hit russa molto famosa, scritta dalla cantante Katya Lel nel 2003. In breve a distanza di vent’anni “Мой мармеладный” è tornata alla ribalta. Non solo. È addirittura entrata classifica globale Viral 50 di Spotify. Potremmo dire inaspettatamente per chi già la conosceva. In fondo è proprio vero che certe mode trovano sempre il modo di “tornare di moda”. Anche solo per strappare un sorriso.
Di Valentina Mazzella