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Romano Fish Campania:” il 28 marzo  tutti in piazza per denunciare gli ulteriori tagli al fondo per la non autosufficienza”.

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Napoli – Ancora in piazza per ribadire il motto “Nulla su di noi senza di noi”. Una grande manifestazione per denunciare gli ulteriori tagli imposti dal Governo alle politiche sociali e al fondo nazionale per la non autosufficienza, promossa da Fish Campania, Gesco e Tutti a Scuola. In questi ultimi giorni la situazione è cambiata, soprattutto dopo il comunicato stampa del Ministero delle Politiche Sociali e il lavoro svolto dalle Associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie che hanno ottenuto la convocazione del Tavolo per la Non Autosufficienza per il 29 marzo. “Nonostante tutto- dichiara Romano della Fish Campania- confermiamo insieme a Gesco e Tutti a Scuola, la mobilitazione regionale, allargandola anche alla realtà del welfare campano. Non vogliamo abbassare l’attenzione sul tema delle risorse destinate alle politiche sociali e alla disabilità da parte della Regione Campania e dei Comuni. “Il Fondo Non Autosufficienza è nato nel 2006 con la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (art. 1, co. 1264), con il preciso obiettivo di «garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire su tutto il territorio nazionale con riguardo alle persone non autosufficienti». La definizione di non autosufficienza fa riferimento alla capacità della persona di svolgere autonomamente o meno le funzioni essenziali della vita quotidiana: una persona non autosufficiente, quindi, è quella che richiede un intervento assistenziale permanente e continuativo, nella vita individuale e di relazione, cioè la persona che ha bisogno di un aiuto, anche parziale, per svolgere attività essenziali (alzarsi da un letto o da una sedia, lavarsi, vestirsi, ecc). A beneficiarne possono essere anziani e persone con disabilità. Il dramma delle risorse per la disabilità, dichiara Romano, non deve solo riguardare il Governo, ma anche i Comuni campani, che non investono in maniera appropriata in politiche per la disabilità, con una spesa media di 706 euro all’anno, rispetto ad una spesa media nazionale di 2290 euro. Il Comune di Napoli è il primo a non dare il buon esempio, continuando a non rispettare i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, mettendo fortemente in crisi i livelli essenziali di assistenza. I segnali che arrivano, invece, dal collegato alla finanziaria approvato venerdì scorso in Consiglio regionale, non sono certo dei migliori. E’ stato approvato il comma numero 62 che prevede la modifica dell’art.19 della legge 11/07. All’art. 19 viene inserito il comma tre bis che così recita: “I Comuni che compongono gli ambiti sociali individuano il Comune capofila con un sistema di votazione con maggioranza rinforzata, che sia determinata tenendo conto sia del numero dei Comuni votanti che del relativo peso demografico”. Rappresenta una modifica che può determinare pericolose conseguenze, si corre il rischio così facendo, di riandare a riscrivere la conformazione di nuovi ambiti sociali, creando ulteriori disagi ai cittadini campani e questo solo per logiche di interessi politici di qualche consigliere regionale. Inoltre, la maggioranza guidata dal Presidente De Luca, ha respinto gli emendamenti presentati dal M5S e dal Consigliere di Forza Italia Gianpiero Zinzi, dove si chiedeva la modifica dell’art. 8 dell’ultima legge di Stabilità regionale, che istituiva il Fondo che finanzia le RR.SS.AA pubbliche con 2 milioni di euro per gli anni 2017,2018,2019. La proposta avanzata era quella di convertire le risorse destinate alle RSA per disabili in un fondo per progetti di vita indipendente, così come sancito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, legge 18/09 e riconosciuta anche dalla Regione. Prendiamo atto della decisione fatta dalla maggioranza in Consiglio, sostiene il Presidente della Fish Campania, una scelta che va contro il principio della de istituzionalizzazione e la segregazione delle persone con disabilità. Poteva essere l’occasione giusta di cambiamento di rotta e di un bel gesto di civiltà. La manifestazione partirà alle ore 17 di martedì 28 marzo da piazza Municipio. Il corteo raggiungerà la sede della Prefettura di Napoli, in piazza del Plebiscito. Comitato organizzatore: FISH Campania, Associazione Tutti a Scuola onlus , Gruppo di imprese sociali Gesco, Federconsumatori Campania (Coordinamento campano per il welfare).

Di Giuseppe Musto

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