di Mario Civitaquale
Napoli Dopo la sosta per le Nazionali, impegnate nelle qualificazioni europee, riparte il campionato. E riparte con Roma – Napoli.
Roma – Napoli…degli infortunati.
Assenze importanti per le due compagini.
Giallorossi quasi certamente privi di Manolas, De Rossi e Under, con El Shaarawy, Florenzi e Pellegrini in infermeria e Kolarov in dubbio.
Partenopei senza gli acciaccati Albiol, Diawara, Insigne e Chiriches, a cui si è aggiunto lo squalificato Zielinski.
Ma non è solo questo a smorzare l’attesa di Roma – Napoli.
Lo stesso Ancelotti ha parlato di evitare distrazioni e cali di concentrazione.
Ma è inevitabile.
Innanzitutto perché con i campionati fermi, “parlano” operatori di mercato, veri e presunti, e giornali, fondati e non.
E questo chiacchiericcio non può non influenzare i calciatori.
Si è parlato di offerte monstre per Allan, di rinnovo di Mertens, di sacrificio di Insigne.
Ma non è il momento di farlo. Le voci, verosimili e non, saranno fatti concreti da giugno in poi. Per ora sono fuffa.
E poi c’è l’Arsenal.
Impossibile non pensarci. Col secondo posto pressochè blindato, per quanto possa valere, la testa dei tifosi non può che andare al match di Europa League fra poco più di dieci giorni.
E forse, inconsciamente anche la squadra è già a Londra. E Ancelotti lo aveva capito…
Ma la testa deve stare a Roma.
Primo perché il match è affascinante e vincere a Roma sarebbe effettivamente un’ipoteca sulla qualificazione Champions, per chi ancora ha dubbi.
Secondo, perché vincere aiuta a vincere. Ed arrivare a Londra con una autostima più alta non sarebbe malissimo.
Terzo, perché giocare con intensità e concentrazione queste partite di campionato fino all’ Arsenal, vuol dire mantenerle fino a quella partita.
Così si dà valore ad un match che, altrimenti, avrebbe senso solo per una squadra. Quella che, eliminata da tutto, si aggrappa almeno al quarto posto per salvare la stagione.