Era stato acquistato illegalmente negli anni novanta da Michael Steinhardt, magnate americano collezionista di reperti archeologici
L’affresco con Ercole bambino rubato da una Domus degli Scavi di Ercolano nel 1995, e’ ora in viaggio per l’Italia insieme agli altri 140 reperti archeologici recuperati grazie alla collaborazione con le autorità statunitensi.
Il prezioso reperto risalente al 50 d.C., ritrae Ercole bambino mentre strangola un serpente inviato dalla dea Era per ucciderlo e ha un valore di oltre 1 milione di euro. E’ stato rintracciato nella collezione d’arte del magnate americano Michael Steinhardt, che lo aveva acquistato illegalmente negli anni novanta da un trafficante d’arte, Robert Hecht.
Decisiva per il recupero delle opere d’arte, un’inchiesta congiunta Italia-Usa che ha accertato che si trattava di materiale rubato e illecitamente esportato negli Usa. Delle 140 opere restituite , 48 provengono dalla collezione del miliardario statunitense le altre le opere dalla Royal-Athena Galleries di Manhattan, ormai chiusa definitivamente.
Oltre all’affresco, sono stati ritrovati i due arazzi di manifattura delle Fiandre, risalenti al XVI secolo, che erano stati rubati nel 1995 in una galleria specializzata di Milano, di una moneta d’oro con la testa di Nerone, frutto di una rapina avvenuta nel 1977 nel Museo Archeologico di Napoli, e di uno splendido pavimento a mosaico romano con la figura di una testa di Medusa, risalente al II secolo d.C., frutto di scavi ottocenteschi nella villa del “Quarto di Montebello”, al IX miglio della via Flaminia.
“Tornano a casa reperti preziosi che arricchiranno il patrimonio nazionale. Fra gli USA e l’Italia c’e’ un oceano, ma la Cultura e’ un ponte straordinario, in grado di collegare qualunque riva. L’evento di oggi lo rende ancora piu’ solido”, ha commentato il generale Riccardi. Gli Stati Uniti, ha assicurato accanto a lui la vice capo missione dell’ambasciata americana Tomlison, “sono fermamente impegnati a proteggere e preservare il patrimonio culturale in tutto il mondo e a prevenire il traffico di antichita’, spesso utilizzato per finanziare reti criminali transnazionali organizzate e terroristiche. Ci auguriamo di continuare a lavorare insieme per rafforzare ulteriormente le relazioni tra le forze dell’ordine italiane e statunitensi”.