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Record di contagi in Campania, De Luca chiude le scuole fino al 30 ottobre. Azzolina: “Decisione grave e sbagliata”

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Sospese le attività didattiche in presenza per  scuole di primo e secondo grado, comprese scuole dell’infanzia. Nelle Università consentite attività didattiche e di verifica in presenza solo per studenti del primo anno. Vietate feste private e pubbliche tra non conviventi. Nuova stetta per i ristoranti, stop alla vendita da asporto dopo le ore 21.

Napoli – Dopo l’impennata di contagi in Campania, il Presidente De Luca, firma nuova ordinanza, la numero 79. Il documento che contiene ulteriori misure di contenimento e prevenzione del contagio da Covid-19, è stato adottato dopo il picco di nuovi casi registrato oggi in Campania, con 1.127 positivi su 13.780 tamponi.

Le decisioni sono state assunte “alla luce dell’incremento registrato a seguito di alcuni eventi di carattere celebrativo e sociale, nonché ad alcune attività connesse alla ristorazione ed alla frequenza scolastica”, si legge nel provvedimento.

Tutte le disposizioni sono in vigore dal 16 al 30 ottobre. L’ordinanza dispone la sospensione di tutte le attività didattiche ed educative nelle scuole primarie e secondarie, comprese le scuole dell’infanzia. Sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenzaanche per le università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno.

L’unità di crisi specifica in una nota che sono state adottate “ misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile”.

A margine della nuova ordinanza di De Luca si sottolinea come la ratio dell’ordinanza nasca per limitare “il livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico”.

Dura la reazione della ministra Lucia Azzolina che attacca De Luca e nella trasmissione radiofonica di Rai Radio 1, Zapping, dichiara: “È una decisione gravissima e profondamente sbagliata e anche inopportuna. Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positvo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola”.

Stop anche alle feste di persone non conviventi sia in luoghi pubblici che privati, sia all’esterno che al chiuso. Nuove strette sui ristoranti: l’asporto e’ consentito fino alle 21. Per le consegne a domicilio, invece, nessun limite di orario.

Sospese anche le attivita’ di circoli ludici e ricreativi, si incentiva l’ingresso dei dipendenti in enti ed ufficiad orari differenziati, allo scopo di ridurre al minimo gli assembramenti: già fissate per i giorni 19 e 20 ottobre le fasce orarie d’ingresso in base all’iniziale del cognome. Vietate anche le riunioni, al chiuso e all’aperto, comprese quelle connesse a eventi celebrativi che si svolgano in forma di corteo, come ad esempio i funerali.

 

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