Napoli – Clamorosa la chiusura dello sportello d’ascolto per le persone con disabilità dell’ottava municipalità di Scampia. La nuova direttrice con una lettera di diffida ha praticamente messo “alla porta” l’Associazione “Senza barriere onlus” e tutte le sue attività con l’obbligo ad abbandonare il locale, entro dieci giorni dalla ricezione della missiva. A motivare il procedimento di sfratto è la “temporaneità dell’assegnazione che, ai sensi dell’articolo 15 Regolamento municipalità, non può essere superiore ad un anno”. “Decorso infruttuosamente il termine – si legge – saranno attuati i provvedimenti del caso necessari per il rientro in possesso dei beni da parte dell’Amministrazione Comunale”. Il Presidente Domenico Di Rienzo amareggiato per l’accaduto dichiara: «Dopo ben quindici anni di servizio ai cittadini con disagio, abbiamo appreso che tutti i direttori che si sono succeduti in quest’arco di tempo avrebbero sbagliato, causando un danno erariale al patrimonio del Comune di Napoli. Hanno sbagliato anche un presidente di circoscrizione e tre di municipalità? Per giustificare l’estromissione dal locale in nostra concessione si richiamano regolamenti non rispettati e si invoca la legalità, dimenticando le occupazione abusive del territorio su cui invece si chiude un occhio. Noi non siamo né abusivi né malfattori, ma solo figli di un Dio minore, vittime di discriminazione e dello scarico di responsabilità». Per Di Rienzo lo sgombero di un luogo divenuto punto di riferimento della periferia nord per le categorie svantaggiate è stato un colpo basso all’inclusione ed ai volontari che fio ad oggi si sono alternati finora allo sportello ogni giorno dalle 9,00 alle 13,00. «Abbiamo operato cercando di portare aiuto concreto a tutti quelli che si sono rivolti a noi per essere presenti nelle loro difficoltà. Quelle più essenziali, dando loro una speranza, a volte con un normalissimo discorso o persino nell’ascolto, nel lasciarli parlare, sfogarsi. La burocrazia è lenta ed in casi difficili è un mastodonte, dimentica, confonde. Bisogna non perdere tempo, muoversi nell’intricata giungla dei presìdi sanitari, conoscere le eccellenze ed indirizzarvi chi si è affidato a noi in tutto questo tempo» aggiunge Di Renzo- «e non solo napoletani: molte persone arrivano anche dai paesi vesuviani perché accolti nella rete di solidarietà». “Oltre che un servizio ai cittadini, si permette di chiudere sul territorio uno spazio di ascolto e umanità. Mentre si tollerano le occupazioni abusive, noi restiamo figli di un Dio minore”. Intanto il presidente della municipalità Paipais dichiara – “Il Comune ci ha chiesto uno screening sugli immobili per verificare titoli di affido e modalità di gestione. Noi segnaliamo, la legge sarà uguale per tutti. Abbiamo riscontrato, infatti, che in passato la concessione e il suo rinnovo sono avvenuti senza criterio, dal momento che il regolamento municipale prevede l’affido esclusivamente per dodici mesi ». Paipais conferma che non sarà fatto nessuno sconto alla regola e che tutti gli abusivismi saranno segnalati al Comune, come compito della municipalità . «Anche nel caso di scuole occupate, al di là del fine nobile. Spero che, poi, le istituzioni lavorino in sinergia per far rientrare tutti nelle regole del vivere in comunità».
di Giuseppe Musto