“Vergogna, vergogna”, la reazione dei parenti delle vittime alla lettura della sentenza
La seconda sezione della Corte di Assise di Napoli ha condannato l’imprenditore svizzero, Stephan Ernest Schmidheiny, a 3 anni e 6 mesi per l’omicidio colposo di Antonio Balestrieri, uno degli operai dello stabilimento Eternit di Bagnoli deceduto a causa di prolungata esposizione all’amianto. Assolto per il decesso di Franco Evangelista, mentre per gli altri 4 operai della fabbrica di Bagnoli, la moglie di uno di essi e un cittadino residente nella zona circostante, i giudici hanno sancito l’avvenuta prescrizione nel 2014. Il processo Eternit vede come unico imputato, l’imprenditore ed ex proprietario della Eternit Schmidheiny, 74 anni, per il quale i pm avevano chiesto 23 anni di reclusione.
“Vergogna, vergogna”: hanno gridato all’esterno dell’aula 116 del nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli alcuni parenti delle otto vittime. La reazione ha fatto seguito alla lettura della sentenza.
902 le vittime che sono state correlate all’esposizione all’amianto nello stabilimento di Bagnoli dal 1939 ad oggi, secondo i dati diffusi dall’associazione “Mai più amianto”. 2500 i morti in tutta Italia da Bagnoli a Casale Monferrato, da Rubiera a Siracusa. Danni ambientali incalcolabili, i cui segni, secondo i legali delle vittime, sono apparsi evidenti anche nel contesto della bonifica di Bagnoli dove si e’ scavato proprio nel terreno che ospitava lo stabilimento. L’associazione Mai più amianto sperava che questo processo potesse restituire “dignità, giustizia, risarcimento morale e materiale a chi ha sofferto, per gli atti consapevoli compiuti da chi aveva la responsabilità’ legale di quanto accadeva”.
“Una sentenza che lascia l’amaro in bocca soprattutto perche’ non siamo sicuri che la realtà processuale coincida con la realtà storica, dato il lungo tempo trascorso. Confidiamo nel giudizio di appello nella speranza che si giunga proprio a una verità processuale che dia ragione della realtà’ storica”. Cosi’ l’avvocato Elena Bruno, legale dell’associazione “Mai più’ Amianto” ha commentato il verdetto.