CASTEL VOLTURNO. “Il ponte che conduce a Lago Patria dal territorio di Castel Volturno non vede ancora la luce in fondo al tunnel a causa dell’inerzia e dell’incompetenza dell’amministrazione comunale”. A parlare è il presidente del comitato “Città Domizia”, Cesare Diana, che, in una nota stampa, ha rimarcato le ombre che attanagliano infrastruttura perno di collegamento tra la provincia di Caserta e quella di Napoli.
“A distanza di nove mesi dal termine dei lavori di messa in sicurezza del ponte Lago Patria, lo stesso versa ancora in condizioni precarie e resta in attesa di un collaudo che non si sa se e quando verrà definito – dichiara il castellano -. Alone di mistero che fa i conti con una constatazione preoccupante, ovvero l’avvallamento strutturale visibile sul lato destro, in direzione Napoli”. Il comitato Città Domizia ha così avviato, 4 anni orsono, un tavolo di collaborazione sinergica con l’associazione “C’Entro”, presieduta da Giuseppe Miele, e con il comitato di quartiere Km 42, al fine di ripristinare l’apertura definitiva del ponte di Lago Patria. “In questi anni, abbiamo avuto diversi scontri con il sindaco Luigi Petrella e solo dopo 3 anni abbiamo assistito alla riapertura del ponte con il traffico a senso alternato, regolato da due semafori che hanno creato non pochi problemi alla viabilità. Motivi principali dell’inefficienza sono i transennanti precari uniti all’inciviltà di soggetti che non rispettano il turno di transito – spiega Diana -. Noi speriamo ancora in un’apertura definitiva, come previsto dal progetto esecutivo, seppur ci ritroviamo a constatare l’assenza, a 9 mesi dall’apertura parziale, del collaudo tecnico, a fronte di allagamenti e rapine di malcapitati fermi ai semafori nelle ore di punta. Il sabato pomeriggio, poi, parecchi motociclisti si riuniscono a pochi metri dall’accesso al ponte dal lato di Castel Volturno per approfittare del traffico ridotto e concedersi a corse pazze degne di un motodromo. Mancano i rallentatori, sorveglianza video e segnaletica stradale orizzontale e verticale. Tutto ciò sempre grazie all’incompetenza ed all’inerzia di chi sta amministrando il nostro territorio, abbandonando a loro stesse le periferie. Siamo certi che di queste ultime se ne ricorderanno alla soglia della prossima tornata elettorale”.
Cesare Diana non le manda a dire: “Noi cittadini siamo stufi, essendo giunti a 9 anni di totali illusioni da parte degli organi amministrativi. La sicurezza è ormai un ricordo, così come la vivibilità. Abbiamo il dovere di contrastare queste cattive ed incapaci amministrazioni e saremo presenti alle prossime elezioni per la rinascita del nostro territorio. Il nostro progetto è denominato ‘progetto per Castel Volturno con liste Civiche’. Invitiamo tutti i cittadini che vogliono il cambiamento a contattarci per darci forza e rendere realtà realizzare i tanti progetti mai realizzati, nascosti nei cassetti del comune. Lasciamo finalmente a casa – conclude -, dopo tanti anni, i soliti noti che hanno fatto poco o niente per questo territorio”.