POMPEI – Presso il prestigioso sito archeologico degli scavi di Pompei, la scorsa settimana, sono stati ritrovati i resti di altre tre vittime della celebre eruzione del Vesuvio del 79 d.C.. Erano in corso delle nuove operazioni di scavo presso l’insula 10 della Regio IX, un’area di circa 32mila metri quadrati. Le ricerche hanno riportato alla luce anche altre preziose testimonianze dell’antica Pompei, come un antico panificio e una fullonica (ossia una lavanderia dell’epoca). Si tratta di due edifici con la pianta di una casa ad atrio. Secondo i periti, risalgono entrambi all’Età Sannitica.
Presso il forno, sono stati rinvenuti inoltre degli affascinanti affreschi che raffigurano scene ispirate dalla mitologia. Compaiono infatti Dafne e Apollo nel primo e Poseidone e Amimone nel secondo. Nella lavanderia sono stati, invece, trovati strumenti rudimentali e ambienti dedicati al lavaggio degli abiti.
Per quanto riguarda gli scheletri, dalle prime analisi, pare siano appartenuti a due donne adulte e a un bambino di età compresa tra i 3 e i 4 anni. Le tre vittime potrebbero essere decedute a causa del crollo dei solai degli edifici in cui probabilmente cercarono riparo dall’eruzione del Vesuvio 79 d.C. che travolse la città.
I lavori di scavo hanno avuto inizio in quest’area archeologica già nel 1888. Nel tempo ci sono state delle interruzioni. Ad oggi le operazioni di scavo sono naturalmente condotte da personale altamente specializzato composto da archeologi, restauratori, archeobotanici, vulcanologi, geologi, sismologi, architetti, ingegneri e numismatici. Un team di professionisti che lavora incessantemente con minuziosità e dedizione per portare alla luce l’immenso patrimonio storico del nostro territorio.