RECENSIONE – Sfizioso, leggero, divertente e commovente al punto giusto il film “Pokémon: Detective Pikachu” di Rob Letterman. Come spesso accade con i live-action, c’erano diverse remore nell’approcciarsi alla visione di questo prodotto. Si tratta ovviamente di una pellicola destinata a un preciso pubblico composto da fan, un lavoro che cavalca l’onda mediatica del marketing dei Pokémon. Eppure il risultato resta un film delizioso, apprezzabile sotto diversi punti di vista.
Ottima è la grafica computerizzata con cui i piccoli mostri tascabili sono stati inseriti fra gli attori in carne e ossa. Si esce dalla sala desiderando di possedere realmente un Pokémon partner come sul grande schermo. Interessante la fotografia e buona la performance degli interpreti. La sceneggiatura propone la giusta dose di umorismo ed emotività. Insegue i canoni del genere giallo, sebbene punti maggiormente su un susseguirsi di colpi di scena piuttosto che sulla suspense. Protagonista indiscusso del film si rivela però essere il piccolo adorabile Pikachu con l’insolita capacità di parlare con il solo Tim Goodman con la voce di un uomo adulto. Smemorato, leale e svampito, guadagna le simpatie degli spettatori fin dalla prima apparizione. Che dire? Esperimento riuscito abbastanza da non far squadrare con sospetto la proposta di un eventuale seguito.
Di Valentina Mazzella