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Per un taxi in meno. Le invettive contro la stampa Piazza Municipio: l’arroganza dei tassisti, tra polemiche e minacce

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Napoli – Tutto nasce dai lavori di rifacimento di Piazza Municipio. Per forza di cose i posti per parcheggiare le auto si riducono; per tutti, per le persone che lavorano a Palazzo San Giacomo, ma anche per i tassisti.

Fatto sta che, chiusi i parcheggi dal lato di via Verdi, posti stampa e taxi vengono spostati dal lato opposto e, per dannazione della categoria dei giornalisti, vengono affiancati. Sono spostati anche i cartelli, compreso quello che riporta la dicitura di sei posti taxi, sebbene gli spazi siano stati ridotti a cinque. La situazione è temporanea, inutile rifare i cartelli.
Da allora la lite è continua, come continue sono le provocazioni dei tassisti, dalla frecciatina alle minacce più o meno velate.

A nulla servono le precisazioni di colleghi e di forze dell’ordine, vigili urbani in primis, i tassisti non vogliono rinunciare a sostare proprio sotto il cartello che riserva a tv e stampa quel parcheggio.

Le polemiche si ripetono ogni giorno, puntualmente il collega di turno è accerchiato e aggredito verbalmente, reo di aver magari semplicemente fatto notare che, essendo giornalista, quel posto gli è riservato. Non importa che abbia i capelli bianchi, che sul cruscotto o sul parabrezza campeggi il distintivo dell’Ordine, spesso accompagnato dal logo di qualche testata giornalistica o di qualche rete televisiva, l’affronto e il conseguente reato non conoscono attenuanti.

Guai a provare a scattare qualche foto, diritto di cronaca, la chiamavano una volta; ma a Piazza Municipio l’unica legge che sembra in vigore è quella della giungla, se non peggio. Qualche collega ci racconta anche di essere stato minacciato, in maniera poco velata. Qualcuno dei tassisti si vanta di venire dalle fogne, avverte che i giornalisti dovrebbero fare attenzione, qualcuno potrebbe sempre “spezzargli le gambe”. Quando viene fatto notare che suona di vera e propria minaccia la risposta è che si tratta di un consiglio. Niente da dire, risposta da Sindaco del Rione Sanità. Fortunatamente il collega non si fa intimorire, è sdegnato più per il maestro Eduardo, che si sarà sicuramente rivoltato nella tomba.

Talmente autorevoli, i tassisti, che parlano anche a nome della stessa amministrazione: qualcuno baldanzoso annuncia che “tanto ‘mo i posti ve li levano”, improvvisandosi portavoce del competente Assessore, se non addirittura del Sindaco.

Che fare? Buon viso a cattivo gioco, da uomini di penna e di lettere tocca ai malcapitati giornalisti portare pazienza, sperare che i lavori non durino oltre il previsto, che magari quando tutti i parcheggi saranno ripristinati si possa tornare, come ai bei vecchi tempi, sui lati opposti della piazza.

E denunciare, nonostante le minacce. Colleghi, sebbene più illustri non sono stati intimoriti da ben altri “soggetti”, figurarsi se possono spaventare le invettive di tassisti.

Magari qualcuno potrebbe ascoltare, qualche metro più avanti, qualche piano più sopra.
O magari l’Odg della Campania potrebbe provare a far sentire la sua voce.

di Michele Capuozzo

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