Pasqua è quasi alle porte e gli scaffali dei supermercati si riempiono di leccornie per i più golosi. Ovviamente non solo di prodotti artigianali come la pastiera, ma anche di innumerevoli prodotti realizzati su scala industriale. Nella fattispecie parliamo delle uova di cioccolato, alcune delle quali quest’anno godono della firma di famosi vip, più o meno noti al grande pubblico.
Ad esempio questo è il secondo anno delle uova di Chiara Ferragni e il primo in assoluto per il lancio sul mercato dell’uovo di Elettra Lamborghini. Addirittura sarà possibile acquistare l’uovo di Benedetta Rossi di “Fatto in casa da Benedetta”, la blogger di cucina nata su YouTube tra il 2009 e il 2011, diventata poi autrice di libri di ricette per Mondadori e infine, negli ultimi anni, conduttrice televisiva per programmi a tema cucina.
L’uovo di Chiara Ferragni, anche quest’anno, sosterrà “I Bambini delle fate” di Franco e Andrea, l’impresa sociale che finanzia progetti di inclusione per i bambini e i ragazzi con autismo e disabilità. Il ricavato sarà devoluto in beneficienza. L’uovo è prodotto da “Dolci Preziosi” ed è disponibile in due versioni da 150g e da 280g. La confezione resta immancabilmente quella rosa con l’iconico simbolo dell’occhio, il marchio di tutti i prodotti Ferragni. Al suo interno anche le sorprese sono state realizzate in collaborazione con il design team della celebre influencer.
L’uovo di Elettra Lamborghini è, invece, prodotto da WalCor. A base di cioccolato al latte, sarà disponibile anch’esso in due formati, da 150g e 280g. La carta che avvolge l’uovo è multicolor e maculata come l’inconfondibile tatuaggio della cantante. In aggiunta compare un’immagine simpatica di Elettra in versione cartone animato. Tra le sorprese proposte al pubblico si annoverano cordini per smartphone, matite colorate, sacche zaino e altri piccoli oggetti da collezionare.
In molti si lamentano della tabella dei valori nutrizionali di queste uova. Puntano il dito contro un alto contenuto di calorie, zuccheri e grassi, diversi dei quali saturi. La questione in realtà è abbastanza semplice: è giusto sempre informare il consumatore sulla reale qualità del prodotto che si accinge ad acquistare. Ciononostante è un fatto che gli acquirenti di queste uova non cercano un cioccolato raffinato. Si tratta di prodotti commerciali che, come offerta, rispondono alla larga domanda del mercato.
È lampante che la vendita di queste uova cavalchi l’onda della fama dei personaggi famosi di cui sfrutta la firma. È marketing spicciolo. Neanche il classico uovo Kinder, sugli scaffali da generazioni, è composto realmente da cioccolato in alta percentuale. Criticare la qualità delle uova dei nuovi personaggi famosi è pretestuoso. Dovrebbe essere rivoluzionato l’intero sistema commerciale. In vista della Pasqua non sarebbe dunque male deporre le armi e mangiare un pezzetto dell’uovo che si preferisce, per una volta senza diatribe.
Di Valentina Mazzella