NAPOLI — J.R.R. Tolkien viene considerato indiscutibilmente il padre del fantasy. Quale piega avrebbe avuto la storia del genere letterario senza la sua saga de “Il Signore degli Anelli”? Difficile dirlo. Per questo Napoli ha scelto di omaggiare lo scrittore con un’incredibile esposizione a settant’anni dalla pubblicazione della sua opera. Il titolo della mostra è “Tolkien. Uomo, Professore, Autore”. È stata inaugurata il 16 marzo e resterà aperta ancora un mese fino al 2 luglio 2024. Ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, l’iniziativa è accolta dal Palazzo Reale di Napoli che, per l’occasione, ha aperto anche nuovi spazi espositivi rinnovati di recente.
Un progetto simile aveva già celebrato l’anniversario dei cinquant’anni a Roma. L’esposizione partenopea è una profonda mmersione nell’universo costruito da Tolkien. Si tratta di un percorso espositivo ricco di manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte ispirate alle visioni delle sue opere letterarie. John Ronald Reuel Tolkien è stato a tutti gli effetti un autore poliedrico. Fu romanziere, linguista, filologo e professore di Oxford. Una figura complessa sotto il profilo artistico e umano.
Amante delle lingue, ne inventò una. E solo per immaginare un mondo in cui tale lingua veniva parlata come uso comune, diede vita alla celeberrima epopea della Terra di Mezzo. “Il Signore degli Anelli” ha fondato una nuova mitologia contemporanea ed è uno dei libri più letti nel mondo tra i classici internazionali. Ancora oggi un vero evergreen soprattutto per il mondo delle trasposizione, dal grande cinema alle più recenti serieTV. Una miniera d’oro non solo per l’editoria, ma anche per il merchandising, il collezionismo.
Di Valentina Mazzella
La mostra è aperta al pubblico dalle ore 9.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00). Mercoledì chiusura settimanale.
Biglietto mostra Tolkien e Museo: 10,00 euro intero/ 2,00 euro ridotto/ gratuità secondo legge.
