Home Cultura Palazzo Piacentini, “Artemisia Gentileschi a Napoli”: la mostra sulla suggestiva pittrice caravaggesca

Palazzo Piacentini, “Artemisia Gentileschi a Napoli”: la mostra sulla suggestiva pittrice caravaggesca

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Dettaglio di "Sansone e Dalila" di Artemisia Gentileschi. Foto di Valentina Mazzella.

NAPOLI – “Accadde in quel tempo venuta in Napoli di Artemisia Gentileschi […], e perché venne ella ben corredata di lettere di favore al viceré di quel tempo, e ad altri signori napoletani, fu grande il grido che si sparse per la città delle di lei opere di pittura”: le parole di Bernardo De Dominici nel 1743 descrivono l’atmosfera che si creò nel XVII secolo quando la nota pittrice giunse nella città partenopea.

In suo onore Palazzo Piacentini in via Toledo ospita la mostra “Artemisia Gentileschi a Napoli” che sarà aperta – ancora per poco – fino al 19 marzo. L’esposizione è a cura delle Gallerie d’Italia, i musei del gruppo Intesa San Paolo che fino all’anno scorso occupavano gli spazi del Palazzo Zevallos Stigliano. Si tratta di una grande esposizione a carattere monografico dedicata alla grande artista e al suo soggiorno nella città partenopea. Artemisia, infatti, nacque a Roma, ma visse a Napoli tra il 1630 e il 1654. 

“Cleopatra” di Artemisia Gentileschi. Foto di Valentina Mazzella.

Fu una delle pochissime pittrici donne del Seicento, in un secolo in cui tantissimi ambienti erano preclusi alle donne. Il settore dell’arte e della pittura non erano da meno. La giovanissima Artemisia ebbe la fortuna di imparare i rudimenti del disegno e della tecnica nella bottega di suo padre, il pittore Orazio Gentileschi.

La mostra napoletana rappresenta la prima esposizione così ampia mai allestita in città su una pittrice donna del XVII secolo. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la National Gallery di Londra, con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, l’Archivio di Stato di Napoli e l’Università di Napoli L’Orientale. Il pubblico può ammirare una selezione di opere provenienti da raccolte pubbliche e collezioni private, sia italiane che internazionali.

“Autoritratto come Santa Caterina di Alessandria d’Egitto” di Artemisia Gentileschi. Foto di Valentina Mazzella.

Artemisia Gentileschi viene spesso ricordata come un’autrice caraggesca. Ammirò di Michelangelo Merisi, detto il Cavaggio, molte opere presenti a Roma e sicuramente ne fu influenzata. Profondamente ispirata, ne ereditò spesso lo stile pittorico con i giochi di luci e ombre, la predilezione per i modelli e i temi sacri e biblici. Probabilmente da giovane ebbe anche modo di incontrare il Caravaggio di persona presso la bottega di suo padre.

Fu una donna tenace, nella pittura come nella vita. Lottò sempre con orgoglio per affermarsi con successo tra i colleghi uomini. Guadagnò la stima del nipote ominimo di Michelangelo Buonarroti e di personaggi illustri dell’epoca come Galileo Galilei. Da ragazza, nella casa paterna, subì un abuso da parte del pittore Agostino Tassi che, essendo già coniugato, non poté neanche sposarla in delle nozze riparatrici come era in uso secondo i costumi sociali del tempo. Oltraggiata, fu così ulteriormente umiliata durante il processo contro il suo stupratore.

“Susanna e i Vecchioni” di Artemisia Gentileschi. Foto di Valentina Mazzella.

Un episodio estremamente infelice che spesso ha rischiato di spostare l’attenzione sulla biografia di Artemisia piuttosto che sul suo talento. Ciononostante è stata anche la sua fierezza in queste circostanze a innalzare nel Novecento la Gentileschi a esempio di femminista ante-litteram. Riscosse apprezzamenti e commissioni anche a Firenze, a Venezia e all’estero. Per un periodo visse anche a Londra tra il 1638 e il 1640. A Napoli si spense probabilmente a causa del colera, ma non senza dare vita a moltissime opere di valore. Alcune di essere ancora arricchiscono il patrimonio artistico e culturale della città partenopea.

“Sansone e Dalila” di Artemisia Gentileschi. Foto di Valentina Mazzella.

Orari: dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00 – Sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00 – Ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura – Lunedì chiuso.

Indirizzo: Gallerie d’Italia di Napoli, Palazzo Piacentini ex sede del Banco di Napoli, in via Toledo 177 (NA).

 

 

Testo e galleria fotografica di Valentina Mazzella:

“Nascita di San Giovanni Battista” di Artemisia Gentileschi.
Dettaglio di “Nascita di San Giovanni Battista” di Artemisia Gentileschi.
“Madonna con il Bambino” di Artemisia Gentileschi.
“Giuditta con la sua ancella” di Artemisia Gentileschi.
“Corisca e il satiro” di Artemisia Gentileschi.

 

 

 

 

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