Napoli – Se i tifosi azzurri potranno aspettare più serenamente Napoli-Bologna di martedì sera, lo devono ad un ex azzurro, Edy Reja, attuale allenatore dell’Atalanta.
È grazie ai bergamaschi che la Roma resta distante in classifica: 5 punti dai partenopei.
L’Atalanta, già virtualmente salva, strappa un pareggio ai giallorossi, dimostrando cuore e onore trasmessi dal suo tecnico che come tale avrà dei limiti ma come uomo non si discute.
E’ così il Napoli guarda ancora la Roma da lontano. Ma c’è poco da stare allegri.
La performance con l’Inter è di quelle da dimenticare.
Si Icardi segna in fuorigioco. D’accordo senza quel gol i nerazzurri avrebbero giocato più “aperti”, lasciando qualche spazio in più al Napoli. Ma quel Napoli era poca roba.
Non può trattarsi di approccio mentale a San Siro con l’Inter; ma allora cosa?
Semplice: l’assenza di Higuain.
E’questa l’enorme distanza che separa Juve e Napoli: i bianconeri a Monaco senza 4 titolari a momenti passo il turno, gli azzurri senza un solo uomo perdono malamente a Milano.
Spiace dirlo, ma il Napoli senza Higuain è lontano anni luce dalla Juve e, forse, una spanna sotto Inter e Roma.
Come da sempre sostenuto, la squadra è importante ma la rosa lo è di più.
Juve, Roma e Inter possono permettersi cambi illustri, mantenendo più o meno intatta la qualità; poi magari hanno altri problemi. Ma non di rosa.
Problemi che ha invece il Napoli. E la partita di San Siro lo ha mostrato.
E’impossibile sostituire degnamente Higuain. Gabbiadini ha poche colpe: è un ottimo giocatore ma non è assolutamente una prima punta, non ne ha i movimenti, il gioco. Col Verona non si nota, altra storia tra Miranda e Murillo. Perché non c’è in rosa un’alternativa?
A centrocampo spesso uno dei 3 titolarissimi si palesa stanco o subisce un calo durante la partita. E’capitato a Jorginho e Allan a Milano, altre volte ad Hamsik. Perché non c’è un centrocampista capace di entrare e mantenere alta la qualità o fare la differenza?
Troppi gli interrogativi che, finchè si vince, vanno sotto il tappeto ma tornano inesorabili dopo ogni brutta sconfitta.
Con le rose che hanno Juve, Roma e Inter, arrivare secondi è già un miracolo sportivo per cui vanno ringraziati un Higuain sontuoso e Sarri, quel grandissimo tecnico seduto in panchina
Qualcun altro invece, seduto un po’più in alto, da qualche parte dietro la panchina, deve cambiare decisamente rotta.
di Mario Civitaquale