NAPOLI – In un periodo di crisi, laddove persino una semplice risata è merce rara, al teatro Bracco decisero già da tempo che l`imperativo e la costante degli spettacoli dovevano essere all`insegna della risata e dello svago.
Ieri, 29 gennaio, il debutto della ennesima commedia comica, Didì, Vavà e Pelè,,,titolo rappresentativo di un tormentone calcistico di molti, ma molti anni orsono che terminava con un inno ad uno dei primi giocatori partenopei di colore: Canè…
Come per un perfetto cocktail, per fare una commedia divertente ci vuole un nonno arteriosclerotico con la passione per il Napoli, aggiungiamo due fratelli “”gemelli”” che nulla hanno in comune; uno quasi medico e genio della famiglia, un altro, sposato con una donna che gli concepirà due figli, anch`essi gemelli, ma con una particolarità: uno è bianco ed uno è nero. La donna avrà tradito, o è semplicemente colpa di una strana legge genetica spiegata da certo Gregor Mendel, studioso dei “piselli”, come dice Fortunato, il cognato? Non svelando il finale, questa è la storia di “Didì, Vavà e Pelè.
Bravo il giovane attore ed autore Andrea Parisi con un copione brillante e ricco di colpi di scena, con la partecipazione di Massimo Masiello, la sempre brava ed esuberante Caterina de Santis, con la sapiente regia di Rosario Ferro con Carmela Nappo, il nonno Pino Pino, Rino Soprano, Aldo Leonardi, Vincenzo Santoro.
di Massimo Mastrolonardo