L’INPS ha aggiornato la procedura di determinazione dell’indicatore della situazione economica equivalente per le persone con disabilità o non autosufficienti: una serie di FAQ per mettersi al passo con la normativa vigente che, però, hanno il sapore di una vera e propria beffa.
Le modifiche della disciplina Isee per le famiglie con disabili, che hanno sollecitato l’aggiornamento delle Faq da parte dell’Inps, sono derivate dalla dichiarata illegittimità della vecchia disciplina da parte di tre sentenze gemelle del Consiglio di Stato (tra le quali la numero 842/2016), che hanno confermato altrettante sentenze del Tar del Lazio (leggi: “Disabili: indennità fuori dall’Isee”). Il decreto legge n. 42/2016, convertito dalla legge n. 89/2016, ha infatti previsto che i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti dal disabile a causa della sua invalidità restano esclusi dall’Isee. Il decreto legge n. 42/2016, convertito dalla legge n. 89/2016, ha i previsto che i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti dal disabile a causa della sua invalidità restano esclusi dall’Isee. Un altro rilevante aggiornamento delle Faq quello riguardante gli studenti universitari percettori di borsa di studio con la precisazione che, nel caso in cui essa rientri tra i redditi utilizzati per il calcolo dell’Isee, sarà l’ente erogatore ad escludere l’ammontare rapportato al parametro della scala di equivalenza corrispondente. Per i sordi prelinguali, invece, secondo le nuove FAQ ai fini Isee, rientrano nella definizione di sordomuti e, pertanto, rientrano tra i soggetti agevolati.
Di Giuseppe Musto