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Nuovo anno scolastico, ancora difficoltà per gli alunni con disabilità

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Iniziato countdown per l’avvio del nuovo anno scolastico, molte le premesse e le promesse fatte negli scorsi mesi, pochi i risultati. Le maggiori difficoltà, ovviamente, a carico degli alunni con disabilità, come viene evidenziato, giustamente e con dati alla mano dalla FISH ONLUS Campania. Nonostante l’ultima riforma scolastica data dalla Legge 107/2015 ed in particolare il DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 66 abbia posto l’accento “sull’ impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica  le   quali,   nell’ambito   degli   specifici   ruoli   e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse  e degli studenti (art 1.c), di fatto , circa 6000 mila insegnanti non specializzati andranno a ricoprire il ruolo di docente di sostegno. Un dato preoccupante perché a pagarne le conseguenze saranno gli studenti che si troveranno di fronte insegnanti non adeguatamente preparati. Le famiglie, inoltre, dovranno affrontare anche l’annosa questione dell’assistenza materiale, una problematica da tempo palleggiata tra le scuole e gli enti locali benché, la nota MIUR Prot. n.3390/2001 affermava che “Per quanto riguarda le attività di ausilio materiale agli alunni portatori di handicap per esigenze di particolare disagio e per le attività di cura alla persona ed ausilio materiale nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale dell’alunno disabile, nelle scuole di ogni ordine e grado, tali mansioni rientrano tra le funzioni aggiuntive (allegato 6 punto 4 lettera b del CCNI e tabella D citata, ultimo capoverso), da assegnare prioritariamente per soddisfare tali esigenze e da remunerare con risorse contrattuali (Tabella D ultimo capoverso e Intesa MIUR-OO.SS del 9/11/2001)  Problemi anche per il trasporto scolastico e l’assistenza specialistica, questi a carico dei Comuni e degli Ambiti Sociali  anche in relazione all’anticipo da parte della Regione Campania di 7,5 milioni di euro per garantire tali servizi. Anche in merito alla ripartizione dei fondi destinati a questi servizi, però, dobbiamo segnalare che le Regioni del sud hanno subito una vera e propria discriminazione visto che ripartizione è stata effettuata in base al metodo della spesa storica, piuttosto che in base al numero degli studenti di ogni Regione. Il Presidente Romano, della Fish Campania, infatti afferma “questo principio penalizzerà le Regioni del Sud, discriminando due volte gli stessi studenti: perché disabili e perché provenienti da Regioni che non hanno investito in tali servizi negli anni passati, e ciò è inaccettabile! Per questo motivo condividiamo la presa di posizione della Regione Campania e dell’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Fortini, che come lo scorso anno, ha fatto saltare l’accordo in Conferenza Stato-Regioni. Dalle notizie che -abbiamo, però quest’anno neanche ci sarà l’accordo e il riparto sarà del 70-30 (spesa storica numero studenti).”In merito alle varie problematiche da risolvere il prossimo 14 settembre, una delegazione della federazione campana incontrerà il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per fare il punto della situazione nella speranza che alla fine si possa garantire a tutti il diritto allo studio come sancito dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

di Giusepe Musto

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