Napoli – Anche questa sera l’area nord della città partenopea è teatro di scene di sangue.(foto di Fabio Sasso)
Un gruppo di killer hanno sorpreso mentre attendeva la fidanzata in via Vittorio Emanuele. La vittima si chiamava Daniele Stara, 30 anni, residente ad Afragola, all’isolato 15 del parco Salicelle, noto alle forze di polizia per reati nel campo degli stupefacenti.
Sul posto sono subito giunte le volanti dell’Upg della questura, coordinate dal primo dirigente Michele Spina, e le pattuglie della omicidi della squadra mobile, con il dirigente Fausto Lamparelli.
Daniele Stara, stando alla prima ricostruzione tuttora al vaglio degli inquirenti, si era da solo, accanto alla sua motocicletta, quando sono entrati in azione i sicari. Gli hanno esploso 12 colpi di pistola due dei quali lo hanno centrato alla schiena e alla testa, uccidendolo all’istante. Per fare chiarezza sull’omicidio gli investigatori cercano telecamere di sorveglianza, che potrebbero aver ripreso le fasi dell’agguato o la successiva fuga dei killer, e si indaga sulla figura della vittima, già nota alle forze dell’ordine per reati di stupefacenti.
Non è esclusa al momento la pista delle questioni personali, ma la dinamica dell’omicidio appare di chiaro stampo camorristico, fa ritenere di primo piano l’ipotesi di un coinvolgimento della criminalità organizzata; il trentenne potrebbe essere stato coinvolto, con un ruolo ancora da definire, nelle lotte di potere tra i clan della periferia nord di Napoli. La zona in cui è avvenuto l’agguato è, al momento, tra le più calde di Napoli: soltanto pochi giorni fa, e di nuovo ieri, i carabinieri hanno sequestrato fucili e pistole.
