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Napoli, si infittisce lo strano caso dei disabili candidati a loro insaputa

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A Napoli continua a salire il numero delle denunce da parte di giovani con disabilità che hanno scoperto di essere stati inseriti, a loro insaputa, come candidati nelle liste di partito delle elezioni dello scorso maggio. A fare da apripista al caso davvero singolare un articolo del Mattino del 29 gennaio 2017: Federica De Stefano, una giovane donna affetta da sindrome di Down ha scoperto di essere stata candidata nella lista civica di Valeria Valente Sindaco. Altre sette famiglie di altrettanti giovani disabili, prima dei genitori di Federica, avevano denunciato la stessa situazione. La scoperta, fatta insieme alla sua famiglia, risale a qualche giorno fa, quando la Corte dei Conti ha sollecitato, come da legge, il rendiconto delle spese elettorali e gli eventuali contributi ma la ragazza, appunto, mai era stata avvisata di questa candidatura che qualcuno evidentemente aveva fatto a sua insaputa. Per il PM Stefania Buda, il numero delle persone con disabilità coinvolto sarebbe destinato ad aumentare mentre per la parlamentare del PD e consigliere comunale di Napoli, non esclude l’ipotesi di un complotto ai suoi danni. “Sarebbe l’ipotesi più triste, che mi amareggerebbe ancora di più – ha affermato la Valente – ma non posso escludere niente, alcuna ipotesi, un complotto, un pasticcio dell’ultim’ora o disattenzione”. “Si possono mettere in lista persone fidate a cui si chiede la cosiddetta candidatura di servizio – ha sottolineato – ma non credo che si debba ricorrere a tutto”. Intanto la procura di Napoli ha avviato indagini su nove dei casi denunciati; il resto dei consiglieri alza le mani e affermano: “Se qualcuno ha inserito a loro insaputa dei disabili alle elezioni sarebbe di una gravità inaccettabile e dovrà risponderne in tutte le sedi e anche davanti alla propria coscienza. Noi da tempo richiediamo un sistema diverso per la presentazione delle liste che agevoli la democrazia con documentazioni semplici ma sanzionando sia amministrativamente che penalmente chi sbaglia volutamente cercando di aggirare le regole”. I deputati M5S della commissione Affari sociali non esitano a puntare il dito: “Se fosse tutto confermato, sarebbe scandaloso, il Pd si mostrerebbe ulteriormente un partito in cui attecchiscono comportamenti ignobili. Non solo scollato dai veri bisogni dei cittadini, ma addirittura capace di speculare in modo vergognoso sulle persone più deboli”. “Sembra che non si tratti nemmeno di un caso isolato. Assumeremo iniziative in Parlamento per capire cosa sia successo davvero. Intanto colpisce che Valente non abbia nemmeno chiesto scusa. Almeno a nome del suo partito”. “Per le comunali di Napoli alle ultime amministrative ad oggi – dichiarano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali del Sole che Ride Stefano Buono e Marco Gaudini -ci sono ancora dei ricorsi pendenti per alcune municipalità”. Adesso non resta che verificare in modo chiaro e inequivocabile come sono andate le cose, mentre il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris pensa “soprattutto alla vittima, la ragazza, che in questo momento è la vera parte lesa di questa vicenda”.

 

Di Giuseppe Musto

 

 

 

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