Di Giuseppe Musto
Sono mesi ormai che il destino di Napoli Servizi, ammiraglia delle partecipate del comune di Napoli, oscilla tra l’esplicita volontà dell’amministrazione e del Sindaco di mettere in sicurezza l’azienda definitivamente, dotandola finalmente
( analogamente a quanto fatto per Asia) di un contratto decennale e la pressione del collegio dei sindaci sul bilancio 2017 che se non approvato comporterebbe l’apertura di una procedura fallimentare.
Inizia così l’appello tramite social del capogruppo consiliare di Dema, Rosario Andreozzi, dipendente di Napoli Servizi che si scaglia contro la decisione del collegio.
Dopo che il collegio dei revisori ha bocciato il bilancio 2017 di Napoli Servizi, la società partecipata del Comune di Napoli composta da 1700 dipendenti che si occupa di buche, patrimonio, Welfare e pulizie.
Una decisione che non trova nessuna spiegazione plausibile, visto che contrasta nettamente con quella di Ernst & Young, autorevole network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile. –Andreozzi lancia un lungo e accorato appello-“Sostanzialmente il Collegio Sindacale ritenendo non corretto tale comportamento ha invece espresso parere negativo considerando il bilancio illegittimo, ritenendo che la società di revisione non abbia svolto correttamente il proprio compito. Questa posizione inspiegabile dei revisori sa di partita politica giocata sulla pelle dei lavoratori e questa cosa è a mio avviso veramente intollerabile“ – continua il capogruppo di Dema – “I lavoratori e le lavoratrici di Napoli Servizi in questi anni e anche in queste settimane di fibrillazione, hanno dimostrato un enorme senso di responsabilità, dando supporto all’amministrazione centrale quando c’erano difficoltà, comprendendo i momenti di crisi, manifestando accanto all’ente quando il governo voleva metterci in ginocchio”.
Andreozzi ha lanciato un messaggio forte anche all’amministrazione guidata dal sindaco De Magistris: “Ora innanzitutto per quei lavoratori e lavoratrici, forti di un parere autorevole come quello di Ernst & Young, sul bilancio in oggetto, io credo che l’amministrazione debba assumersi la responsabilità di approvare Il documento finanziario, nonostante il parere contrario del collegio”. “È necessario per rinsaldare quel legame di fiducia che ha permesso all’azienda di crescere e funzionare sempre meglio e che oggi non può essere messo in crisi da chi sta usando napoli servizi per finalità che nulla hanno a che fare con il bene dell’azienda” – conclude Andreozzi – È il momento della responsabilità!”.
Sulla vicenda, non passa inosservato il silenzio degli assessori competenti e dei consiglieri comunali della maggioranza .
Un silenzio che non fa stare tranquilli i lavoratori della Napoli servizi.