Napoli – Sarebbe logico immaginare un Napoli teso e nervoso dopo una settimana vissuta pericolosamente, invece al San Paolo si assiste al primo tempo di una formazione dimessa, in campo quasi per onor di firma, incapace di risolvere il rebus proposto da Thiago Motta. Il Napoli non sfonda se non dopo l’illusione del primo minuto – gol annullato a Insigne per un netto fuorigioco di Lozano, schierato in tandem con Mertens vista l’assenza di Milik – e inizia a far girare palla senza costrutto, mentre la manovra del Genoa si fa apprezzare per fluidità, specialmente sulla catena di destra con gli inserimenti di Ankersen sui fraseggi di Cassata e Pandev: il macedone, ex di giornata, è più un regista offensivo e decentrato che un’ala vera e propria.
Gli ospiti, del resto, sono in emergenza, con il forfait di Kouamé che toglie a Motta uno dei pochi a poter agire da esterno d’attacco. A sinistra c’è quindi Agudelo, che crea i presupposti per l’unica mezza chance del Genoa nel primo tempo: sfuriata e cross rasoterra per Pandev, sinistro da dimenticare.
Si va negli spogliatoi con il Grifone padrone anche del possesso palla (60%) e il Napoli che chiede invano un rigore per presunto contatto Pajac-Callejon: l’intervento del terzino sembra pulito e Calvarese lascia correre.