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Napoli: “No al caro bollette”, attivisti dei centri sociali occupano sede Enel

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Sono annunciati assemblee e incontri per dare vita a nuove manifestazioni

Stamattina in segno di protesta qualche decina di attivisti dei “Centri sociali” hanno occupato simbolicamente la sede dell’Enel di Napoli, in via Alcide De Gasperi.

“Siamo qui hanno dichiarato i manifestanti – dire stop al caro bollette, con rincari stimati del 30% per le bollette elettriche e del 15% per quelle del gas malgrado gli attuali interventi del governo per calmierare gli aumenti che, quindi, si dimostrano del tutto inadeguati”.

“Gli incrementi – denunciano – sono legati all’accresciuto costo dell’energia e la crisi del gas, ma pure alla speculazione finanziaria e al tentativo delle grandi aziende produttrici e distributrici di energia di scaricare sugli utenti i “carbon credits”, le compensazioni ecologiche dovute alla loro attività inquinante e a un modello energetico che sta distruggendo il pianeta anche perché è colpevolmente ancora legato ai combustibili fossili”.

Gli attivisti annunciano assemblee e incontri nei quartieri di Napoli per dare vita a nuove iniziative di protesta. “I ceti popolari, con la crisi e la pandemia, non possono sostenere quest’ulteriore incremento forzato dei costi e dei rincari, visto che agli aumenti dei servizi energetici si somma quello dei beni di prima necessità legati sempre al costo dell’energia. E’ necessario – chiedono – che il governo, le aziende energetiche, i ricchi di questo Paese paghino i costi del disastro che le loro politiche energetiche stanno causando”.

 

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