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Napoli, presentato il docufilm: “La Partita nel fango” di Maradona

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Napoli Maschio Angioino Maradona

Maradona l’evento in suo onore al Maschio Angioino, il docufilm che coglie la suo vera essenza durante “la partita nel fango”.

Napoli, martedì 22 febbraio 2022, si è svolto l’evento al Maschio Angioino in onore di Maradona. E’ stato proiettato il docufilm Mediaset di Gabriella Simioni “La partita nel fango” e la presentazione de “Il centravanti in giacca e cravatta” di Tommaso Mandato edito Homo Scrivens.

La giornalista Gabriella Simioni ha realizzato un documentario in cui si parla della famosa partita nel fango ad Acerra il 18 marzo del 1985. Una amichevole per beneficienza perché il ricavato andò ad una famiglia che non poteva permettersi un intervento maxillo-facciale per il figlio. La giornalista dunque ra

ccoglie testimonianze e riesce a cogliere l’essenza di Maradona, un giocatore generoso e pieno di passione.

Presenti all’evento erano l’ex Presidente della SSC Napoli Corrado Ferlaino, lo scrittore Maurizio De Giovanni, l’ex calciatore del Napoli Antonio Carannante, la scienziata di fama mondiale professoressa Annamaria Colao, l’attrice Nunzia Schiano, e altri personaggi che hanno contribuito alla serata in onore di Maradona.

La serata si è svolta ripercorrendo l’iter di Maradona a Napoli: ascoltando le testimonianze di chi ha giocato insieme a lui e chi invece ha avuto l’onore di guardarlo giocare e godersi l’epoca d’oro del Napoli. Infatti nel docufilm si è parlato di quella famosa partita ad Acerra attraverso chi Maradona lo aveva vissuto veramente come i suoi compagni di squadra ed i tifosi come Palumella.

E’ importante ricordare Maradona e ciò che ha significato per Napoli e per i napoletani. A descrivere questo rapporto magico è lo scrittore De Giovanni: “Parliamo di un elemento cardinale nella cultura napoletana, pur non essendo napoletano. Per i napoletani, Maradona è un elemento narrativo della stessa città. Noi ci distinguiamo in generazioni: quelle prima di Maradona, la generazione di Maradona e quelle che sono venute dopo. Il dovere preciso della generazione di Maradona è quello di raccontarlo a chi non c’era. Questo ha fatto Tommy con il suo bellissimo libro. E io sono felicissimo di essere stato con lui a leggerlo, immaginarlo e digerirlo.”

Inoltre lo scrittore aggiunge: “Maradona non è mai stato così tanto Maradona come quando andò a giocare nel fango ad Acerra.” In conclusione De Giovanni dice una frase, comprensibile soprattutto ai napoletani, ed una verità assoluta: “Maradona non gioca a calcio, giocava a pallone”. La passione, la generosità è ciò che rende Maradona il più grande giocatore di tutti i tempi. Citando il docufilm “tutto il resto dopo Maradona è noia”.

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