Borrelli: “Perché veniva ancora erogato dopo la condanna del tribunale? Servono più controlli sui percettori”
Ricercato dal luglio scorso, M.B.m 45 anni, è stato arrestato dai Carabinieri mentre prelevava il reddito di cittadinanza presso un ufficio postale di Giugliano in Campania.
Il latitante, condannato a 5 anni, 4 mesi e 27 giorni e destinatario di un ordine restrittivo emesso da luglio scorso scorso dal Tribunale di Firenze, era riuscito a rendersi irreperibile per oltre tre mesi. Attraverso il monitoraggio costante dei movimenti finanziari e delle tracce digitali lasciate nei social e nel web, i Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Napoli, hanno scoperto che l’uomo era percettore di Reddito di cittadinanza. Seguendo le abitudini del soggetto che usava prelevare il sussidio in diversi uffici postali in provincia di Napoli, sei in particolare, i Carabinieri hanno potuto arrestare il latitante che si e’ presentato in bicicletta presso le Poste di via I Maggio nel comune di Giugliano, per riscuotere il RdC. L’uomo si trova ora nel carcere di Poggioreale.
“Bene così, ma ci si interroga su come sia possibile che ad un latitante da diversi mesi, condannato dal tribunale, veniva ancora erogato il reddito di cittadinanza”, ha commentato la notizia Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.
“E’ chiaro che si tratta sicuramente di una misura utile per chi non è in grado di lavorare e che aiuta tante famiglie in difficoltà – continua Borrelli- ma ci sono troppi problemi che vanno risolti. Vanno assolutamente aumentati i controlli sui percettori, che troppo spesso sono criminali di vario genere e parcheggiatori abusivi. Il nuovo governo intervenga per aumentare le verifiche sia in fase di istruttoria che di erogazione. Non possiamo consentire che soldi dello Stato, versati dai contribuenti onesti, vadano a finire nelle tasche dei criminali”.