Home Cronaca Napoli-La scuola è già iniziata, ma non ancora per tutti.

Napoli-La scuola è già iniziata, ma non ancora per tutti.

1999

Napoli – La scuola, anche quest’anno, non sarà uguale per tutti gli studenti e non inizierà per tutti allo stesso modo. Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, per il piccolo Vincenzo, un bambino di sette  anni affetto da autismo a cui è stata rifiutata l’iscrizione a scuola, dal 33° Circolo di Soccavo, non è iniziata affatto. «Sono mamma di due gemelli di 7 anni, Vincenzo e Francesca — racconta Claudia Siveri —, il maschietto purtroppo è autistico. Quest’anno dopo un’esperienza non entusiasmante in una scuola privata ho deciso di portare i bimbi in una struttura pubblica. Anche se mi sono mossa in ritardo per l’iscrizione avevo avuto la disponibilità di massima della preside ad accogliere i miei bambini». «La disponibilità” – racconta Claudia- è venuta a mancare nel momento in cui la preside della scuola, il 33° Circolo di Soccavo, ha visto il bambino affetto da autismo e le sue difficoltà». «Ero andata a portare dei documenti e con me quella mattina c’era Vincenzo che era particolarmente nervoso- spiega la donna-. Era molto irrequieto e così la Dirigente scolastica mi ha detto che forse era meglio se continuavo a portare il piccolo alla scuola privata, vista la poca disponibilità, in termini di ore e personale, del suo Istituto. Mi sono sentita male, è stato molto brutto e imbarazzante». «Ho cercato di convincere la preside, ma lei mi ha risposto che già mi stava facendo un piacere a prendere la femminuccia, Francesca, e che non c’erano altri posti disponibili. Ma non era vero, perché in un primo momento mi avevano anche assegnato il bambino alla classe, la II F, mentre la piccola doveva andare in II C. Ora nessuno dei due ci andrà in quella scuola – racconta la mamma di Vincenzo e Francesca- e dovrò trovare una soluzione alternativa per entrambi. Di sicuro non posso, per motivi economici, continuare con la scuola privata, anche perché le spese per Vincenzo sono tante». Vincenzo, come tutti i suoi coetanei, comunque, ha diritto ad andare a scuola ma di fatto per molti altri ragazzi campani con disabilità la scuola inizierà con enormi difficoltà. Per il nuovo anno scolastico 2017/2018, infatti, l’azione devastante della mancata stabilizzazione del personale sul “sostegno” agli alunni diversamente abili evidenzia da subito i palesi danni per i discenti e il loro diritto allo studio. Il fenomeno diventa eclatante soprattutto nelle Secondarie Superiori a Napoli, dove il numero di alunni con problemi di apprendimento cresce, e con esso le cattedre di didattica speciale. Di contraltare anche il problema degli insegnanti “immobilizza” costretti ad insegnare a centinaia di chilometri lontano da casa e dalla propria famiglia, pur essendo docenti assunti a tempo indeterminato non possono sperare in alcun genere di trasferimento nella propria città. Per loro l’anno inizia, ma non si sa mai con precisione dove l’unica sicurezza è che saranno lontani dalla loro città e dalle loro famiglie. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris, che ha deciso di scrivere al Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, chiedendole di ripristinare, anche per quest’anno scolastico, la possibilità di ottenere l’assegnazione provvisoria sui posti per il sostegno che non è possibile coprire con docenti provvisti del titolo di specializzazione. Un fenomeno molto vasto che interessa oltre 4mila persone: a fronte di circa 6mila posti in deroga sul sostegno in Campania ne saranno coperti non più di 1500 con precari dotati di specializzazione da assumere a tempo determinato. L’inizio d’anno scolastico per i ragazzi disabili è sempre pieno di incognite. Se chiedi a qualcuno di loro, o ai genitori, «quando inizi la scuola?» ti risponderanno con un secco di «boh», magari alzando le spalle in segno di resa.

di Giuseppe Musto

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