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Napoli, Jorit dipinge Dostoevskij sul muro di una scuola: “Solo con la cultura si costruisce la pace”

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Immagine del murale dalla pagina Instagram ufficiale di Jorit.

NAPOLI – Il volto di Fedor Dostoevskij è apparso da alcuni giorni sulla parete esterna dell’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” di viale Kennedy, a Fuorigrotta. È il nuovo ed enorme murale a opera del noto writer Jorit Agoch. L’artista ha rilasciato una breve intervista a “L’Ansa” in cui ha dichiarato qual è il messaggio della sua opera: “No a qualsiasi tipo di censura” .

Un paio di settimane fa, presso l’Università Bicocca di Milano, il professore Paolo Nori aveva sospeso le lezioni sull’autore russo «per evitare qualsiasi forma di polemica in questo momento di forte tensione». La decisione era stata poi declinata e le lezioni su Dostoevskij sono state svolte. Tuttavia la notizia era già stata diffusa sollevando non poco scandalo e indignazione.

Jorit durante l’intervista concessa a “L’Ansa”.

Da qui la scelta di Jorit di rappresentare proprio Dostoevskij celebrando la sua immagine come un simbolo di libertà di espressione contro la censura. Lo stesso writer ha spiegato alle telecamere: “La gaffe dell’Università Bicocca di Milano che prima ha sospeso un corso su Dostoevskij e poi ha chiesto di ripristinarlo ma integrandolo con autori ucraini, mi ha colpito molto da un piccolo, ma grande, istituto superiore di Napoli, voglio lanciare un messaggio perchè la cultura non sia mero nozionismo settoriale nè piatta dialettica”. 

Il volto dello scrittore russo è quella dell’uomo stanco che aveva già attraversato la condanna e la deportazione in Siberia. Sulle guance le famose strisce rosse del rito della “scarnificazione” che contraddistinguono tutti i personaggi ritratti da Jorit. Accanto si legge un testo tratto da ‘Uccellacci uccellini’ di Pier Paolo Pasolini. Il murale rientra nel progetto “Right between the eyes” promosso dalla Fondazione Jorit in collaborazione con la Regione Campania. 

Immagine del murale dalla pagina Instagram ufficiale di Jorit.

Al momento il graffito ha riscosso così tanto clamore mediatico che anche i canali russi ne hanno dato la notizia. A Salerno sarà presto realizzata un’altra opera sulla pace. Il writer napoletano conclude affermando: “La cultura è valore universale della ‘human tribe’ (sui social #humantribe), per cui Dostoevskij è patrimonio dell’umanità. […] Solo con la cultura si capiscono le cause delle guerre e si costruisce la pace”.

Di Valentina Mazzella

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