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Napoli, in piazza sindacati e associazioni per la pace in Ucraina

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“No alla guerra” questo il messaggio forte e chiaro che arriva dalle centinaia di persone che hanno partecipato alla manifestazione nonostante la pioggia

Stamane a Napoli, sotto una pioggia battente, cittadini, sindacati, esponenti politici, rappresentanti del mondo del lavoro e associazioni pacifiste hanno preso parte al presidio per dire ‘no’ alla guerra in Largo Berlinguer. Striscioni, bandiere e slogan per chiedere la pace in Ucraina. In piazza i leader di Cgil, Cisl e Uil di Napoli, il vicesindaco, Mia Filippone e gli assessori comunali al Lavoro e ai Giovani, Chiara Marciani e allo Sport e Pari opportunità, Emanuela Ferrante. Presenti numerose associazioni, tra le quali Anpi Napoli, Articolo Uno, Comitato Pace e disarmo, Fondazione Famiglia di Maria, Fondazione Giancarlo Siani, Legambiente, Libera e diverse associazioni rappresentative di comunità straniere presenti in città.

“Pensiamo che queste azioni gravi che stanno umiliando e costringendo il popolo ucraino a fuggire dal proprio Paese siano da condannare – ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci alla manifestazione unitaria indetta da Cgil, Cisl e Uil – Le motivazioni economiche e politiche non possono essere giustificate con azioni di guerra. Abbiamo il dovere e l’obbligo di far sentire in modo forte la nostra voce. Pensiamo che le aggressioni vanno condannate e la pace e la democrazia vadano perseguite con il dialogo e non con le armi”. “La pace è fondamentale e necessaria in Europa come nel mondo. Non è pensabile che Putin aggredisca un popolo sovrano e l’Italia come l’Europa devono essere compatte con risposte chiare e precise”, ha affermato il segretario generale della Cisl di Napoli, Gianpiero Tipaldi.

“Napoli, città medaglia d’oro alla Resistenza non poteva che rispondere in modo coeso all’appuntamento che abbiamo preparato come organizzazioni sindacali. Da Napoli – ha concluso Giovanni Sgambati segretario generale Uil Napoli e Campania – parte una mobilitazione in cui non solo ripudiamo la guerra, ma bisogna fare ogni sforzo affinché si salvaguardi la popolazione ucraina a partire dai bambini, come ha richiamato Papa Francesco”.

 

 

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