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Napoli, gli ultimi sei giorni per zittire le critiche

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di Mario Civitaquale

Napoli Da queste pagine, subito dopo l’eliminazione degli azzurri con l’Arsenal, si era scritto che questo era una sorta di anno zero.

Un anno che serviva ad Ancelotti per valutare la squadra e gli elementi a disposizione, per capire su chi contare e cosa poteva esser fatto, per farsi un’ idea sul modulo.

E soprattutto per dare, con un grande tecnico, nuove motivazioni a dei ragazzi che dopo la scorsa stagione, oltre ogni limite fisico e tecnico, rischiavano uno svuotamento totale nel testa e nelle gambe.

Tutto quello che veniva di buono era già tanto.

Si era scritto che aver fatto peggio solo della Juventus in campionato, nettamente fuori categoria, del Liverpool e PSG in Champions, dell’Arsenal in Europa League e del Milan nella partita secca di San Siro in Coppa Italia, non era poi così male…

Ebbene in sei giorni, da domenica a domenica, il calcio ha confermato tutto questo.

Si inizia domenica scorsa con Frosinone – Napoli. Buona vittoria degli azzurri e qualificazione in Champions blindata.

Si continua con giovedì sera. Arsenal distrugge Valencia per 3-1 in Europa League, ipotecando la finale. E soprattutto mostrando di essere forse la squadra più attrezzata per vincere il trofeo, visto un non convincente Chelsea.

Infine ieri sera l’Inter terza impatta sul campo dell’Udinese in piena lotta retrocessione.

Praticamente il Napoli, battendo stasera il Cagliari al San Paolo, sarebbe matematicamente secondo con un più dieci sull’Inter e sole tre partite ancora da disputare e quindi nove punti a disposizione.

In sostanza il Napoli, qualificato alla prossima Champions con quattro turni di anticipo, potrebbe blindare il terzo posto con tre turni di anticipo.

Non male per una squadra data quinta o sesta o al massimo quarta alle griglie di partenza di questa stagione.

Che cosa si vuol dire?

Innanzitutto che la stagione corrente non è assolutamente un fallimento.

E poi che verosimilmente la dimensione del Napoli è questa. Con certe squadre, con altri fatturati e rose, è quasi impossibile competere.

Attenzione però, non deve servire da alibi o da giustificazione.

Si può e si deve fare di più.

Il Napoli ha perso troppi punti in campionato e con la Juve bisogna almeno lottare fino alla fine. Inoltre con l’Arsenal, quinta in Premier,  non c’è stata partita. Ed anche lì si può migliorare, giocandosela almeno faccia a faccia. Ed il Milan in casa, guardando alla Coppa Italia, potrebbe essere battuto.

Quindi in sostanza si poteva fare meglio ma, oggettivamente, pochissimo meglio. L’anno prossimo, senza alcuna pretesa di vittoria a tutti i costi, si deve invece fare meglio.

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