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Napoli – Fiorentina non è il banco di prova.

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Napoli – Inizia la settimana che conduce al big match, cartina tornasole per lo scudetto. Ma Dopo lo scontro diretto, inizia il vero tour de force, quello con le “piccole”La sosta forzata per gli impegni delle Nazionali ha fatto crescere l’attesa per quello che può definirsi il big match dell’ottava giornata del campionato di serie A.

Non tanto Inter-Juventus, ma Napoli-Fiorentina.

Infatti, considerando la classifica e lo stato di forma delle due squadre, è quella la Partita (con la P maiuscola) del prossimo turno di campionato; certo Inter-Juve ha comunque il suo fascino, trattandosi del “derby d’Italia”, ma l’incontro del San Paolo è qualcosa di più.

Si affrontano infatti le due squadre che meglio stanno facendo in questo inizio di stagione, sia come risultati che come gioco espresso; il Napoli non perde dalla prima giornata e viene da due strepitose vittorie con Juventus e Milan, la Fiorentina è imbattuta in campionato dalla terza giornata, inanellando cinque vittorie consecutive.

E’anche il match tra due allenatori, Sarri e Paulo Sousa, che, arrivati tra lo scetticismo generale, condito da qualche critica, hanno poi dimostrato sul campo, nei fatti, il loro grande valore.

Ecco perché molti a Napoli vedono nella partita contro la Fiorentina la cosiddetta “prova del nove”, che dirà se la squadra di De Laurentiis può lottare o meno per lo scudetto.

I soliti critici infatti non sono stati ancora pienamente convinti dagli azzurri, giustificando la vittoria sulla Lazio (5-0!) con “le pesanti assenze dei biancocelesti”, minimizzando l’affermazione sulla Juve “in quanto quella non è più la vera Juve” e sminuendo la notte trionfale di San Siro (battuto il Milan 4-0) sulla base del fatto che “ormai il Milan perde con tutti”.

Da qui l’importanza data al match con la Viola, squadra in salute, che ha fatto 18 punti sui 21 a disposizione, che gioca bene, segna tanto ed incassa poco.

Tuttavia va preso atto che la Fiorentina è da annoverare tra le “grandi squadre” e che la partita è di quelle che contano; ebbene il Napoli queste partite non le ha mai sbagliate.

Che il condottiero si chiamasse Mazzarri o Benitez, gli azzurri hanno sempre fatto bella figura nei big match, soprattutto in casa.

Ed anche Sarri ha seguito la tendenza, battendo Lazio, Juve e Milan, ma pareggiando con Empoli e Carpi e perdendo a Sassuolo.

Attenzione però: quello visto a Sassuolo e ad Empoli era un altro Napoli, “imballato” e fuori forma, che giocava con un modulo diverso; ed anche col Carpi, il Napoli arrivava “a cavallo” tra Lazio e Juve, con gli impegni europei che incombevano, quindi un fisiologico calo mentale poteva starci.

Sta di fatto però che gli azzurri con le piccole hanno collezionato solo due punti su sei.

Dopo la Fiorentina, il Napoli avrà, nell’ordine, Chievo fuori, Palermo in casa, Genoa fuori, Udinese in casa, Verona fuori; tutte squadre medio-piccole.

Sarà questo il vero banco di prova per le potenzialità scudetto degli azzurri.

Infatti, sebbene gli allenatori e gli opinionisti abbiano in generale idee divergenti, su una considerazione, supportata dai numeri, concordano: “In serie A lo scudetto si vince con le piccole”.

 

 

 

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