di Mario Civitaquale

Napoli Il Napoli batte il Verona al San Paolo per 1-0.

L’articolo potrebbe concludersi qui.

Si perché, come si evince dal titolo, contava solo vincere.

Troppe chiacchiere, troppe critiche, troppe liti fomentate e inventate, troppi punti da Inter e Juve.

Bisognava fare tre punti e il Napoli li ha fatti.

La prestazione? Squadra rimandata.

La performance degli azzurri non ha convinto, soprattutto nella prima mezzora.

Sarebbe però “ingiusto” criticare. La prima partita dopo una sosta si può vincere soffrendo contro, peraltro, una squadra che non avrà difficoltà a salvarsi.

Se però si vuole essere “ingiusti” il Napoli come gioco e come convinzione non ha fatto un passo avanti.

Ennesimo modulo ed ennesima formazione diversa da inizio stagione.

Risultato: un Napoli nei primi trenta minuti incapace di creare e in affanno a centrocampo, col Verona vicinissimo al gol e padrone del campo.

Poi Milik, come non ha fatto a Genk, ha cambiato tutto.

Questo fa la punta, tocca una palla e la mette dentro. E la partita cambia totalmente.

Ma anche in vantaggio il Napoli ha convinto poco, giocando forse un po’ meglio dopo il 2-0 sempre di Milik, tra le poche note liete della serata.

Insomma non ci si sente di bocciare la prestazione di una squadra che ha vinto 2-0. Ed è vero che le grandi squadre vincono anche queste partite sporche.

Ma si ha la sensazione che il Napoli non abbia risolto i problemi del modulo e degli uomini giusti, né quello dell’approccio alle gare, né tantomeno quello dell’inferiorità a centrocampo.

Solo a Torino contro i granata si è visto un centrocampo ordinato, a 3.

Ma lì, in compenso, si è creato poco o nulla.

Insomma la quadra Ancelotti deve ancora trovarla.

Ma è una vittoria che dà fiducia.

 

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